Non a caso nel logo è stata inserita l’Araba Fenice poiché proprio essa, Amatrice, risorgerà dalle sue ceneri.
“Casa Amatrice” nasce, a seguito del violento terremoto abbattutosi lo scorso 24 agosto, dall’idea di alcuni ex concorrenti del programma televisivo di Rai 2 “Mezzogiorno in famiglia”, i quali con le loro città sono stati sfidanti della stessa città di Amatrice, tutto ciò nella stagione 2015/2016 del celeberrimo programma televisivo.
È il caso di dire: “Sfidanti nel gioco ma amici nella vita”.
La solidarietà farà da cornice all’associazione in quanto i membri e i promotori hanno l’obiettivo di aiutare Amatrice anche quando l’interesse mediatico sarà finito, poiché come accade sempre ci si dimentica di chi continua a soffrire.
Tra le città promotrici ci sono Trabia (PA), Cariati (CS), Santhià (VC), Piancastagnaio (SI) e Santa Croce di Magliano (CB).
Questi Comuni, che risultano essere i soci fondatori dell’Associazione, sabato 15 ottobre hanno presentato questo importante progetto nel corso della trasmissione Mezzogiorno in famiglia, successivamente la delegazione ha raggiunto Amatrice dove domenica 16 ottobre ha ufficializzato la costituzione del’ Associazione, apponendo le firme sullo statuto, davanti al sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, e al vice-sindaco Gianluca Carloni.
L’appoggio morale è estremamente importante e Casa Amatrice ne ha bisogno, quindi vi esortiamo a sostenerla e a seguirla in modo che tale progetto diventi un “farò di solidarietà” per l’intera nazione.
Diverse sono la iniziative già in programma.
In Molise un evento è stato organizzato a Santa Croce di Magliano sabato 29 ottobre.
Nel pomeriggio in palestra dalle ore 17 con le Associazioni sportive a seguire alle 20 al Centro Comunitario per gustare il piatto tipico “l’ Amatriciana” e assistere alla riproposizione dei giochi di mezzogiorno in famiglia.
Il Comune di Santa Croce di Magliano “non esclude qualche lieta sorpresa”, auspicano nella piena partecipazione “per dare il nostro importante contributo alla ricostruzione di Amatrice, nella consapevolezza che “la gioia più grande è quella di donare”, sperando che questa nuova realtà associativa abbia un grande futuro. Un futuro basato sull’amicizia, con l’ auspicio che come in un unica grande famiglia, possiamo ritrovarci aiutandoci l’un l’altro nel momento del bisogno, regalando l’unica vera medicina dell’anima, il sorriso”.