Un avvio ad altissima velocità. La serie di manifestazioni proposte dall’associazione culturale carpinonese ‘Il Borgo’ ha avvolto il centro alle porte di Isernia dell’aura degli eventi che riportano a stretto contatto la storia (più o meno) recente con il presente.
Domenica in tanti hanno voluto vedere da vicino cartoline, medaglie, monete, manifesti e francobolli (tra questi quelli dell’incisore dell’istituto Poligrafico dello Stato Maria Carmela Perrini) che hanno riportato tutti all’atmosfera del Novecento e delle due guerre mondiali, che rivivevano in un video all’insegna di materiale storico in grado di riportare i presenti in particolare al secondo conflitto bellico.
L’inaugurazione, avvenuta alla presenza del vicesindaco del paese Andrea Petta e del parroco, ha rappresentato il momento di ufficializzazione del lavoro di raccolta ed archiviazione del materiale portato avanti nelle ultime settimane. Lunedì sera, poi, in una piazza Santa Maria di Loreto con spettatori interessati diversi appassionati di storia (nonché di alcuni rappresentanti della famiglia pescarese dei Caldora) spazio al primo dei due convegni del programma. Alla presenza del presidente dell’associazione Rocco Marra, del sindaco del paese Pasquale Colitti e di Gabriella Zaccaro, coautrice con Rocco Marra del volume ‘Carpinone tra storia ed emozioni’, l’architetto Franco Valente ha parlato dell’epopea dei Caldora e dell’interconnesione con Carpinone. In particolare, partendo dal motto presente nello stemma di famiglia ‘Coelum coeli domino, terram autem dedit filiis hominum’, lo studioso venafrano ha parlato dell’influenza di una famiglia finita fuori dai rivoli del grande libro della storia pur essendone stata a lungo al centro con una linea d’azione, quella che aveva portato ad una tradizione importante di capitani di ventura, capace di far sì che la famiglia avesse influenza nelle quattro regioni centromeridionali confinanti con il Molise (in Puglia Torremaggiore, in Abruzzo Vasto e Pacentro), oltre che sul territorio regionale anche Castel del Giudice e Trivento. Al centro dell’analisi dell’architetto venafrano sono finite, in prima battuta, le figure di Giacomo ed Antonio Caldora, punti di riferimento assoluti della dinastia in un periodo in cui nell’area del regno di Napoli le evoluzioni della vicenda storica tra Angioni ed Aragonesi hanno disegnato uno scacchiere storico piuttosto variegato che ha finito per coinvolgere famiglie importanti della storia non solo medievale, ma anche rinascimentale d’Italia (come gli Este o gli Sforza).
Il tutto tra vicende e tappe che tra conflitti bellici (tra cui la battaglia di Miranda-Sessano, momento dell’inizio del declino della fortuna della famiglia) ed evoluzioni ha messo al centro dell’attenzione – soprattutto con Antonio – Carpinone ed il suo castello (eletto a dimora fissa) con la conseguente fortificiazione ed ulteriore cinta muraria per il centro dell’hinterland pentro.
Domani (mercoledì 8 agosto) dalle 19 spazio ad un secondo convegno con al centro dell’attenzione un altro aspetto della storia del centro particolare: la reazione popolare, nel 1860, alla presenza dei garibaldini con relatore il direttore della biblioteca comunale di Isernia, Gabriele Venditti. Sede dell’incontro sarà l’assise civica della casa municipale nei pressi della stazione ferroviaria.
Giorno centrale degli eventi proposti dall’organizzazione sarà quello di sabato 11 agosto quando gli appassionati nazionali di filatelia raggiungeranno il centro per lo speciale annullo predisposto da Poste Italiane con uno sportello mobile che funzionerà dalle 9 alle 13 in piazza Mercato.
L’annullo è dedicato alla mostra e alla linea ferroviaria Carpinone-Sulmona (la ‘Transiberiana d’Italia) tra l’altro al centro di una delle quattro cartoline predisposte per la mostra con una visuale della stazione ferroviaria rivisitata nello schizzo di un associato delle ‘Rotaie’ (le altre tre avranno ad oggetto altrettanti scorci del centro storico). Oltre all’annullo, in previsione anche altri due appuntamenti. Dalle 9 e sino alle 20 sul piazzale della stazione ferroviaria sarà allestito un mercatino con oggetti di antiquariato e modernariato, oltre che con l’opportunità di scoprire sapori e scorci tipici del Molise a cura dell’associazione Jano Canese.
Nel pomeriggio, poi, a colorare le vie del paese ed allietare i presenti saranno gli sbandieratori di Sessa Aurunca che, dalle 15 e sino alle 17, daranno vita ad un corteo che, partendo dalla chiesa di San Rocco, passerà poi per corso Aquilonia, la zona del Ponte Nuovo, piazza Mercato, via Roma, via Marconi, corso Umberto I, vico IV San Francesco, il piazzale antistante la chiesa di Santa Maria di Loreto, largo Trave e via Falcone.