Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso Armando D’Alterio, questa mattina mercoledì 6 maggio nella sala della Costituzione della Provincia, ha incontrato gli alunni delle scuole secondarie di I grado degli Istituti ‘D’Ovidio’ e ‘L. Montini’ del capoluogo.
L’evento ha concluso l’iniziativa editoriale ‘Caro magistrato ti scrivo…’ promossa dall’organizzazione no profit ‘Cultura e solidarietà’ di Milano che ha raccolto in un volume oltre 500 lettere manoscritte di alunni di scuola secondaria di I grado di ogni regione italiana. Gli alunni dei due istituti del capoluogo, nei testi pubblicati, hanno posto liberamente domande sui temi legati alla legalità e su aspetti del ruolo della Magistratura, hanno esposto dubbi, perplessità, richieste di giustizia e di onestà. L’incontro con il Procuratore D’Alterio ha concluso tale percorso dando loro la possibilità di porre direttamente i quesiti.
La manifestazione, coordinata dalla professoressa Lucia Fratianni Baranello, si è aperta con i saluti del presidente della Provincia Rosario De Matteis che si è soffermato sul rapporto tra sicurezza e legalità e ha sottolineato l’importanza del dialogo tra le Istituzioni e tra le Istituzioni e i cittadini. Dialogo che va avviato e costruito in primo luogo nelle aule scolastiche. Sono seguiti gli interventi dei dirigenti scolastici Agata Antonelli e Pasquale Grassi, i quali hanno ringraziato per l’ospitalità e hanno evidenziato il lavoro quotidiano che le scuole fanno per educare gli studenti alla legalità.
Il dialogo tra gli alunni e il magistrato ha preso il via dalle domande e dalle tematiche trattate dai ragazzi nelle loro lettere: sono stati privilegiati quesiti sul delicato ruolo del Magistrato nella società, sulla sua sicurezza, su problemi come la mafia o la delinquenza, quelli di drammatica attualità come la violenza sulle donne. Il Procuratore D’Alterio ha saputo tener viva l’attenzione degli studenti, spaziando da Kant ai Beatles (con l’ascolto di Help! e She loves you), attraverso il filo conduttore che lega l’etica alla legalità, la giustizia alla solidarietà sociale, la cultura al rispetto dei valori. Il confronto si è rivelato coinvolgente e costruttivo e ha sicuramente contribuito alla crescita culturale e civica degli studenti, i quali, attraverso la figura di D’Alterio, hanno consolidato la consapevolezza dell’importanza della Magistratura nel sistema istituzionale italiano. Inoltre è stato un importante momento di dialogo e di confronto tra i cittadini (pur se cittadini “in erba”) e la Magistratura, un modo per avvicinare gli individui alle Istituzioni e per rendere tangibili questioni che ai ragazzi sembrano lontane.
Al termine della discussione una rappresentanza degli alunni di entrambi gli Istituti ha consegnato a D’Alterio una pergamena in ricordo dell’evento. L’incontro è stato chiuso dall’intervento del presidente dell’associazione ‘Cultura e Solidarietà’ Francesco Vivacqua, presente insieme alla Direttrice Generale Nadia Mazzon. Vivacqua ha espresso la sua soddisfazione per la realizzazione del Progetto e ha consegnato al Procuratore una Stella al Merito Sociale per la sua attività nel campo della magistratura: “Un uomo che fa il suo dovere inconsapevole di essere un eroe”.