A seguito delle proteste studentesche relative al caro affitti i Giovani Democratici di Campobasso vogliono esprimere una posizione netta e chiara al fianco degli studenti.
“L’eccessivo costo degli affitti – dicono i GD – rende impossibile a molti giovani di poter seguire il proprio percorso di studi sia nelle grandi città del nostro Paese che in quelle più piccole come Campobasso. In Italia il diritto allo studio non è tutelato nella sua interezza, non è un caso che il Bel Paese risulti in fondo alla classifica europea per percentuali di laureati. Questa situazione di profonda ingiustizia sociale porta con sé ulteriori effetti deleteri sul mercato del lavoro e sulla competitività del Paese.
I Giovani Democratici di Campobasso ricordano come il diritto allo studio debba essere tutelato anche riconoscendo agli studenti la possibilità vivere nelle città universitarie a prezzi accessibili.
Il caro affitti sta distruggendo le aspirazioni di un’intera generazione che già soffre un difficile inserimento all’interno di un mercato del lavoro fortemente ingessato.
I Giovani Democratici di Campobasso, perciò, lanciano un monito al Governo nazionale affinché si adoperi per la creazione di un piano strutturale per risolvere questa crisi sistemica, senza ricorrere alla demagogia o a soluzioni temporanee.
Il nostro appello è rivolto anche alle istituzioni regionali: riteniamo necessario combattere la pratica degli affitti in nero nonché predisporre nuove residenze studentesche allo scopo di aumentare l’offerta di posti letto e diminuire i prezzi anche per quanto concerne gli alloggi privati.
Per i Giovani Democratici di Campobasso il futuro passa anche per la tutela concreta del diritto allo studio come presupposto per la reale attuazione del principio di uguaglianza enunciato nell’art. 3 della Costituzione.
L’Italia non può continuare ad essere la patria dell’ingiustizia sociale, gli studenti hanno il diritto di formarsi a prescindere dalla propria condizione economica di partenza. Oltre ad un impegno serio da parte del Governo nazionale ci aspettiamo che la tematica sia oggetto di un serio confronto anche durante la campagna elettorale per le elezioni regionali”.