Sarà presentato sabato 17 febbraio 2018, alle ore 18,30, a Colletorto, nei locali della Chiesa del Purgatorio, il libro-inchiesta del consigliere regionale Salvatore Ciocca, ‘Capoiaccio. Anno Zero’, che racconta la strana storia dell’inquinamento ambientale, certificato dalle indagini dell’Arpam e dell’Ispra, a Capoiaccio, in agro di Cercemaggiore.
Un incontro aperto al pubblico, a chiunque vorrà ascoltare e conoscere questa vicenda, che sarà moderato dal giornalista Giovanni Mancinone e che vedrà l’autorevole presenza del professor Luigi Pizzuto, storico.
“Solo qualche giorno fa, invitato dall’associazione “Galanti”, ho incontrato – afferma il consigliere regionale Ciocca – anche la cittadinanza di Santa Croce del Sannio, comune del beneventano ugualmente interessato dalla vicenda. Sul finire degli anni Settanta, l’amministrazione entrò in campo prepotentemente chiedendo indagini approfondite all’Ufficio del medico provinciale competente: fu accertato, nel marzo del 1978, che nelle acque del torrente Rio Torto, prima della confluenza con il torrente Rio Freddo, vi erano sostanze inquinanti e che “la fonte di inquinamento era a monte del prelievo, pertanto da localizzare nel complesso Montedison”. Ritengo che la vicenda di Capoiaccio meriti di essere conosciuta ed approfondita sia nella nostra regione, dove ci sono aree ad elevato rischio – e per le quali mi sono impegnato direttamente con la presentazione di un emendamento approvato all’unanimità in Consiglio regionale che consente l’attivazione di un monitoraggio ambientale semestrale anche nei comuni di Castelmauro, Venafro, Guglionesi e Campomarino – sia in quelle zone extraregionali, limitrofe all’area di Capoiaccio, per le quali nei decenni passati si sono ugualmente riscontrati danni e problematiche.
Con questo obiettivo ho inteso inviare, ad ogni singolo Comune della nostra regione, una copia del libro-dossier, affinché ogni amministrazione possa avere contezza di questa vicenda e degli sviluppi che si sono registrati a distanza di decenni”.