Mancano ormai pochi giorni all’inizio del nuovo anno scolastico, ma ancora una volta gli alunni di Campobasso e dei centri della provincia, insieme con le loro famiglie, sono rimasti disorientati di fronte alla scelta della scuola superiore da frequentare. L’Ufficio scolastico regionale, con un decreto a firma della direttrice, Anna Paola Sabatini, che recepisce il Piano Regionale di Dimensionamento della Rete scolastica per il triennio 2014/2016 approvato con delibera 251/2013 del Consiglio regionale, ha confermato per i licei “Galanti” e “Pertini” di Campobasso l’indirizzo di studi “Liceo Linguistico”.
“Non c’è nessuna giustificazione – ha detto l’esponente di Possibile, Caterina Pinto – nell’istituire due licei linguistici per servire la città di Campobasso e i centri della provincia, la cui popolazione scolastica ha da tempo numeri risicati. Inoltre, questo doppione – ha spiegato – contraddice le stesse linee guida proposte dalla Regione che si basavano su un’equilibrata distribuzione sul territorio dell’offerta formativa in funzione dei trend demografici, degli effettivi bacini di utenza, dei punti di accesso ai servizi, delle realtà confinanti anche relative ad altre province. Più in particolare – ha precisato ancora Pinto – l’atto regionale prescriveva la completezza e la complementarietà dei percorsi formativi evitando sovrapposizioni e duplicazioni con le medesime tipologie di offerta già presenti in altre istituzioni. Tutto considerato, viene da chiedersi quale sia il reale interesse dell’Ufficio Scolastico Regionale sulla questione visto che il doppio liceo, nel raggio di neanche un chilometro, non rappresenta di certo un miglioramento dell’offerta formativa sul territorio mentre, più realisticamente, potrebbe rappresentare una moltiplicazione di cattedre, incarichi e prebende varie ai soliti amici di turno che non possono proprio farne a meno visto il periodo di crisi che non risparmia nessuno. Tuttavia – ha concluso la rappresentante di Possibile – il dubbio rimane con buona pace di alunni e famiglie chiamati ad affrontare un anno scolastico tutt’altro che sereno e rassicurante”.