“Dal 18 al 27 maggio si svolgeranno a Campobasso, i Campionati Nazionali Universitari e per questo desideriamo dare il benvenuto a tutti i giovani atleti che parteciperanno a questo importante evento sportivo nazionale. Sarà un motivo di grande orgoglio, non solo per i responsabili dell’Università del Molise, ma per tutto il territorio, soprattutto per gli undici comuni che ospiteranno i campionati”. Così l’arcivescovo della diocesi di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini, in occasione dell’inizio dei CNU.
“Li accogliamo con entusiasmo, presentando – ha proseguito Bregantini – un Molise come terra dei borghi, della semplicità e della solidarietà; facendoli sentire, nei dieci giorni di impegno agonistico, a casa loro. Offriremo le bellezze di un territorio per alcuni aspetti unico e irripetibile, faremo gustare i sapori di piatti tipici che rendono il Molise una terra da scoprire, apriremo gli scrigni di un patrimonio storico, artistico, culturale di primo ordine a partire dai Misteri e da tutte le opere realizzate dall’artista molisano Di Zinno, del quale quest’anno ricorrono i 300 anni dalla nascita. A tutti gli atleti noi chiediamo, non solo di competere ma anche di dimostrare che lo sport è ancora oggi, nonostante tutto, veicolo di valori, di amicizia e di fraternità. Le ultime Olimpiadi invernali sono segno tangibile di quanto lo sport può fare per la pace. Le due Coree, dopo anni di silenzio e di divisione, grazie ai Giochi, hanno ripreso a dialogare, a confrontarsi, a non parlare più di bombe ma di programmi condivisi per il bene della gente.
“Il nostro augurio, – ha detto ancora Bregantini – assieme a quello delle Pastorali diocesane Universitaria e dello Sport, quindi è che questo evento sia una opportunità per il Molise, un momento di sereno confronto tra gli atleti, insegni alle donne e agli uomini a legare cielo e terra, umano e divino, lo sguardo verso l’alto e i piedi per terra sapendo di essere tutti “creatura “ di Dio. E’ perciò per me molto emozionante poter benedire l’inizio di questa attività agonistica nella serata di venerdì 18 come auspicio per una competizione sana e positiva, dal forte valore sociale e comunitario, con la benedizione della Madonna e di San Giorgio patrono della città di Campobasso”.