Prosegue la battaglia della Gilda degli Insegnanti contro la legge 107/2015. “La prossima tappa – afferma Michele Paduano, coordinatore regionale della Gilda degli Insegnanti – sarà il referendum per l´abolizione degli aspetti più deleteri della riforma, promosso con altre organizzazioni sindacali e associazioni. Proprio in vista della consultazione referendaria, il 16 marzo a Roma si svolgerà un convegno nazionale, promosso dalla Gilda degli Insegnanti e dell´Associazione Docenti Articolo 33, sui profili di incostituzionalità della cosiddetta ´Buona Scuola´ al quale parteciperanno illustri costituzionalisti”.
“La nostra mobilitazione – ricorda Paduano – è partita quando la riforma era ancora soltanto un documento del quale abbiamo contestato subito l´impianto, scendendo in piazza il 23 novembre del 2014 con una manifestazione nazionale a Firenze. Dando voce al dissenso del mondo della scuola, da allora la nostra lotta non si è mai fermata e, coerentemente con la linea portata avanti da un anno e mezzo, la Gilda degli Insegnanti – sottolinea il coordinatore regionale – ha deciso di non firmare il contratto della mobilità che conferma ambiti territoriali e chiamata diretta da parte del dirigente scolastico, ovvero i pilastri della legge 107. Adesso il nostro impegno procede con l´organizzazione del referendum”.
Eugenio Crispo