Ha accolto favorevolmente la notizia di voler intitolare, nell’anno in corso, una strada al suo predecessore Di Filippo, l’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini. A mons. Ettore Di Filippo, dunque, una strada della città capoluogo a ricordo del sua lungimirante azione pastorale dal 1989 al 1999. L’idea, promossa dai consiglieri comunali di minoranza Pilone e Cancellario, è stata accolta e deliberata ampiamente nella sua unicità anche dai consiglieri di maggioranza del consiglio comunale di Campobasso e dal sindaco di Campobasso Antonio Battista.
“Vescovo lungimirante e di larghe vedute avrebbe desiderato per la sua arcidiocesi quanto di più grande e di più bello si potesse realizzare – ha dichiarato Bregantini– Sostengo pienamente l’idea di voler intitolare una significativa strada come segno di Misericordia per questo Giubileo straordinario verso un pastore che ha vissuto alla Sequela di Cristo, con “l’odore delle sue pecore”.
La sua attività pastorale senza sosta nella diocesi ha aperto le porte ai tanti laici e con innumerevoli iniziative tra cui la riorganizzazione degli uffici della curia; la creazione del centro pastorale diocesano e dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali a lui tanto caro dando pieno valore a “quei potenti mezzi della comunicazione” come spesso esprimeva nei suoi discorsi; il riconoscimento per l’Istituto Superiore di Scienze Religiose per la formazione dei laici; l’impegno per il restauro della Chiesa della Libera, la Cattedrale di Campobasso e l’antica Cattedrale di Bojano; l’impegno costante per erigere il centro Biomedico dell’Università Cattolica a Campobasso; le innumerevoli opere per il Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso; la Casa del Pellegrino ed altre opere per la promozione del Grande Giubileo del 2000; la promozione del culto di san Giorgio, patrono di Campobasso.
Nei suoi dieci anni di responsabilità episcopale nella diocesi di Campobasso – Boiano, mons. Di Filippo ha avuto la gioia di accogliere Sua Santità Giovanni Paolo II il 19 marzo 1995. In quegli anni la sua operosità è stata instancabile. Il suo costante ministero era continuamente rivolto ai sacerdoti, ai religiosi, alle religiose, alla valorizzazione del diaconato permanente , alla pastorale delle vocazioni, alla valorizzazione della pietà popolare, all’incontro e alla formazione dei laici. Una vita spesa per l’annuncio del Vangelo e una forte devozione alla Vergine Maria. Nato a Civitella del Tronto nel 1922 monsignor Ettore Di Filippo ha lasciato la vita terrena il 18 dicembre 2006.
Resta ora l’individuazione sulla toponomastica della strada da intitolare entro l’anno, probabilmente dopo la chiusura dell’Anno Santo della Misericordia, il 18 dicembre in occasione del decennale della sua morte.