Il consigliere regionale Salvatore Ciocca risponde, attraverso una nota stampa, all’Acem, che ha minacciato una mobilitazione delle imprese, qualora non fossero giunti a destinazioni i fondi della ricostruzione. E, per tutta risposta, anche l’Api ha immediatamente replicato all’inquilino di Palazzo Moffa.
“Il presidente dell’Acem – si legge nella nota stampa del consigliere regionale dei Comunisti -, affetto dal virus della “visibilità a tutti i costi”, annuncia e minaccia azioni eclatanti a fronte, a suo dire, del blocco dei pagamenti attinenti la ricostruzione post sisma. Se il presidente Corrado Di Niro avesse praticato la strada del confronto anziché quella della polemica, avrebbe saputo che in data 29 maggio 2015, con protocollo PCM-DPC 264 – grazie all’azione silenziosa di costante pressing portata avanti da questo Governo regionale e dal sottoscritto – il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha richiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, e all’I.G.R.U.E l’assegnazione delle risorse trasferite nella contabilità del Fondo di rotazione dal Fondo di sviluppo e coesione.
Alla Regione Molise saranno accreditati – nel volgere di qualche giorno, come ho avuto modo di verificare personalmente attraverso gli incontri e i contatti telefonici quotidiani – le seguenti cifre:
- euro 26 milioni, 621mila, 299, 15 a valere sulle risorse della Delibera Cipe 62/2011 “Sisma Molise”;
- euro 25 milioni, 846mila, 505, 24 a valere sul Programma Attuativo Regionale Fsc 2007-2013 (IV quota);
- euro 15 milioni, 552mila, 789, 58 a valere sulle risorse della Delibera Cipe 62/2011 “Danni alluvionali/eventi atmosferici” (II, III, IV, V e VI quota).
Al presidente dell’Acem, anche questa volta, sarebbe bastata una telefonata per conoscere l’iter dei trasferimenti: avrei potuto rassicurarlo e confermare che tali accreditamenti saranno effettivi e reali entro brevissimo tempo. Avrei potuto spiegargli che anche per la Regione Molise il pagamento di tutte le spettanze arretrate è uno degli obiettivi ai quali dedicare tutta la nostra massima attenzione; avrei potuto rammentargli la pesantissima situazione debitoria – che, tra l’altro, conosce benissimo – rinvenuta all’atto del nostro insediamento e tutti gli accreditamenti disposti in questi due anni che ci hanno consentito di sanare la voragine economica che abbiamo invece trovato. Ma il presidente dell’Acem, al confronto e al lavoro teso alla soluzione dei problemi, sembra preferire la polemica a tutti i costi e la visibilità sui mass media. Si starà preparando alla prossima edizione dell’Isola dei Famosi?”.
Immediata la nuova risposta dell’Acem, che ha scritto in una nota stampa, a firma del Presidente Di Niro: “Di fronte a tante cifre e numeri, ciò che purtroppo conta è solo che le imprese sono allo stremo, vogliono essere pagate e non possono più aspettare. La risposta del Consigliere Ciocca oltre a rivelarsi insignificante e inopportuna, perché il meno titolato a replicare, visto che l’unico garante degli impegni assunti con le imprese è il Presidente della Giunta regionale, denota una cronica permalosità fuori dal comune che mal si addice sia al ruolo politico che riveste, sia all’effrazione ideologica di cui si vanta. Invito il consigliere Ciocca, se soffre così tanto di permalosità, a starsene a casa o, in alternativa, a seguirmi all’Isola dei Famosi per un lungo periodo di riposo, prima che la sua prodiga permalosità possa degenerare in una patologia clinica più grave, che per il bene che gli voglio, assolutamente non gli auguro”.