“La Uil molisana, il sindacato, i lavoratori ed i pensionati ed i giovani, tutti i molisani sono ben contenti che martedì il Presidente del Consiglio sia in Molise. Finalmente anche da noi si firma il Patto per il Sud, che potrebbe creare le condizioni per agganciare la ripresa economica, costruire opportunità occupazionali, dare al Molise competitività e attrattività”. Questa la reazione di Tecla Boccardo all’annuncio dato dal Presidente della Regione dell’arrivo di Matteo Renzi.
“Siamo poi ben contenti che trovi il modo di visitare alcune strutture produttive, di conoscere e far conoscere all’intero Paese alcune delle eccellenze molisane, di valorizzare il Molise che funziona, che produce, che sta sulla scena. Peccato, invece, che non trovi il tempo per toccare con mano e personalmente le tante difficoltà che i molisani hanno: non una puntata negli ospedali disastrati, non una visita allo zuccherificio, alla Gam, alle fabbriche dismesse dalla Ittierre e a tutte le altre “partecipate precipitate”, non un’occhiata alle strade dissestate ed ai piccoli comuni spopolati, non un contatto con i giovani disoccupati che sono incerti su dove emigrare per trovare un lavoro, non un passaggio nelle desertificate aree industriali dove la ruggine e l’abbandono la fanno da padroni. Avrebbe così potuto capire meglio il disagio sociale diffuso, la povertà che avanza, la preoccupazione dei nonni per i nipoti, le difficoltà che derivano dagli ammortizzatori sociali che scadono e dalle pensioni povere che non bastano più per la solidarietà nelle famiglie. Chissà in quanti avremmo potuto spiegare anche a lui il misto di rabbia e di delusione, unito però all’orgoglio dell’essere “cittadini molisani” che non si arrendono e che pretendono attenzione ed un supporto per disegnare, tutti assieme, un futuro di benessere e serenità”. Questo il commento della Uil.
“Con un’ultima sottolineatura: il Molise che viene visitato da Renzi è la realtà produttiva che poco ha avuto a che fare negli anni con la politica. Chieda alla schiera di amministratori locali che incontra come è mai possibile che qui si faccia pasta di qualità con l’intraprendenza personale e non si riesce più a fare made in Italy o polli quando è la politica che nomina i vertici delle strutture. Si faccia spiegare come si pensa di far ripartire l’occupazione quando provincia e regione si rimpallano le responsabilità e sui Centri per l’impiego non si investe in personale e apparecchiature. Cerchi di capire, lui che può pretendere elementi certi e risposte concrete, perché mai l’edilizia è ferma e nel frattempo le aziende attendono, dagli amministratori locali, pagamenti per lavori già finiti da anni”.
Completa l’analisi Boccardo, che chiosa: “E, già che c’è, ricordi ai politici locali che parlare di lavoro senza un’Assessore al Lavoro in carica può essere complicato, che il dibattito politico è indispensabile ma che non può essere la palude in cui si perde l’idea forte di sviluppo, l’idea di un Molise vincente. È per questo progetto strategico e unificante (che la UIL ha presentato la settimana scorsa) che tutti ci dobbiamo impegnare: unica opportunità per la non scomparsa del Molise dalle carte geografiche e dal dibattito nazionale”.