“L’ennesima cantonata fuori dalla realtà”, così commenta il CdA della Sea l’attacco sferrato dal Movimento 5 Stelle apparso sul sito dei pentastellati, pubblicato dal consigliere comunale Roberto Gravina.
“Il nuovo regime di pagamento a consuntivo l’ha chiesto la municipalizzata al Comune di Campobasso nella fase di sottoscrizione del nuovo contratto tra le due parti, concertato dalla Sea con i competenti uffici comunali. Ancora una volta è stato maldestro il tentativo di gettare fumo negli occhi ai cittadini”.
“Se la Sea avesse chiuso gli ultimi bilanci in negativo avrebbero parlato di ‘mala gestio’. Quando un’azienda chiude in attivo significa che ha lavorato bene, con oculatezza. Per la nostra gestione ci sono arrivati i complimenti anche dai revisori dei conti, che sono professionalità d’un certo spessore. Non vorremmo che questo astio derivi da una causa per diffamazione sporta nei confronti di un rappresentante del Movimento 5 Stelle”.
“I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle dovrebbero conoscere i bilanci della Sea, a disposizione di tutti. Negli anni in cui sono stati conseguiti utili, questi sono stati compensati con le perdite degli anni della precedente gestione, quindi di tasse non è stato pagato alcunché. Negli anni successivi la tassazione è stata davvero ai minimi termini, in quanto è stato applicato il principio dell’utile compensato, prima con le perdite pregresse, successivamente col capitale reinvestito in quanto utile investito in servizi per i cittadini. È stato applicato il meccanismo contabile degli Adattamenti per Capitale Reinvestito. Basti pensare che, per il 2016, relativamente all’IRES la Sea ha versato 197 euro”.
“Per quel che concerne il pagamento a consuntivo relativamente al piano neve, è stata la Sea a chiedere al Comune di Campobasso tale soluzione, per evitare che accadesse che, negli anni di neve copiosa la municipalizzata andasse in passivo, mentre nelle stagioni miti alla Sea restasse un avanzo rispetto ai trasferimenti del Comune. Per quanto, nelle ultime annate, il bilancio è stato di sostanziale pareggio”.
“A testimonianza dell’ottimo lavoro svolto dal CdA della Sea e da tutta la struttura, il rinnovo del contratto. Per la prima volta il Comune, anziché a scadenze brevi, ha sottoscritto un accordo di nove anni, riconoscendo alla Sea l’assoluta validità dell’azione portata avanti. Un contratto per i cui contenuti c’è stata piena sintonia tra il Comune e la società in house, compresa la clausola di pagamento a consuntivo delle spese del piano neve. Una prerogativa di cui si è discusso anche nella competente Commissione Consiliare Permanente, alla quale è stato presente anche il consigliere Roberto Gravina, che forse non ricorda la circostanza”.
“La raccolta differenziata – sottolinea la Sea – comporta, tra le altre cose, un incremento notevole di spese, soprattutto in fase di start-up, per i costi delle attrezzature e per l’assunzione di nuovo personale, necessario per portare avanti la nuova azione di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Se la Sea non fosse stata un’azienda sana con un bilancio in attivo, se non avesse avuto un piccolo tesoretto, le maggiori spese sarebbero gravate sui cittadini. Il maggiore costo è stato, dunque, sostenuto dall’azienda municipalizzata, senza pressare ulteriormente sui cittadini, i quali hanno avuto un beneficio non indifferente: non si sono visti aumentare le tasse per far fronte ai costi derivanti dall’avvio della raccolta differenziata”.