GIUSEPPE FORMATO
Nervosismo a fine partita tra il giornalista di Telemolise, Gianni Bruno, e l’allenatore del Campobasso, Roberto Cappellacci. Il cronista campobassano, in diretta durante la trasmissione “A tutto campo”, ha girato al trainer rossoblù una domanda di un telespettatore dell’emittente televisiva se avesse rassegnato le dimissioni dopo la quinta sconfitta in dieci partite.
“Non mi trovo in una trasmissione televisiva – le parole di Cappellacci – e non trovo opportuna questa domanda. Non rispondo a chi non è giornalista”.
Il giornalista Bruno, così, prende la palla al balzo e fa sua la domanda, non prima aver chiarito su una questione: “Non vedo perché la domanda è inopportuna. Anche a Sky e in serie A rivolgono queste domande. Allora le chiedo io. Cappellacci si dimetterà dopo la partita di Castelfidardo?”.
“Non stiamo in serie A ma solo a Castelfidardo – la replica di Cappellacci – e, comunque, la mia risposta è no”.
Cappellacci è sempre più nervoso, la domanda rivolta all’allenatore rientra nel pieno diritto di cronaca del giornalista, chiamato a informare coloro i quali stavano seguendo la trasmissione. E il calcio segue le stesse dinamiche, in serie A come in D. E, poi, Castelfidardo – Campobasso ha la stessa dignità di una gara delle serie superiori. Quel “qui siamo a Castelfidardo vuol dire offendere, di riflesso, anche il Campobasso”. E il popolo sportivo rossoblù non merita questo.