“Sull’affaire dirigenti da assumere prossimamente alla Regione Molise la penso esattamente come Di Lucente, condivido ogni sua parola e provo lo stesso imbarazzo e la sua stessa preoccupazione. La mia soddisfazione però, è tanto più grande se penso che con il suo duro intervento-denuncia Di Lucente ha aperto un varco in un ambiente fatto solo di silenzi, di obbedisco e a volte anche di omertà”. Così la consigliera regionale Aida Romagnuolo, leader di Prima il Molise, sul bando per i dirigenti e a sostegno del collega di centrodestra.
“La sua coraggiosa posizione presa in Consiglio Regionale, – conitnua la Romagnuolo – ha dimostrato che nella maggioranza niente più deve essere dato per sicuro e scontato, anche perchè nulla è condiviso e tutto viene deciso a tavolino dai soliti noti, cioè sempre da quelle due o tre persone e quindi si comprenda che il gioco delle tre carte non potrà durare ancora a lungo, perchè se continuano a fare i furbetti i molisani presto torneranno alle urne”.
“Inutile negarlo – ha continuato – e lo dico con precauzione perché non esiste certezza, ma in giro lo sanno anche le pietre, sono ormai mesi che sui social e tra i cittadini circolano i nomi e i cognomi di coloro che dovrebbero vincere il concorso per dirigente alla Regione Molise, lo sanno tutti e forse anche la Procura della Repubblica. E se questo fosse vero, sarebbe un fatto gravissimo e non corretto, lo troverei vergognoso, effimero ed indegno, perché offenderebbe tantissimi bravi e preparati giovani molisani desiderosi di rimanere nel Molise, ma offenderebbe anche una parte di noi consiglieri regionali che in buona fede abbiamo creduto in questa giunta regionale che tace e che a mio avviso dovrebbe dimettersi”.
“Anch’io come il consigliere Di Lucente, – ha ancora detto la Romagnuolo – quando mi reco nei vari paesi molisani per capire di che morte stanno morendo i nostri comuni e se muoiono tutti per l’inerzia della politica regionale, incontro tantissimi giovani laureati, tanti giovani disperati senza lavoro, giovani in gamba e preparati che, al mio invito di partecipare anche loro al concorso per dirigenti alla Regione, rassegnati mi dicono che non lo faranno, perché hanno saputo che i posti della cinquina sono già stati già assegnati e che quindi è tutta una farsa. Di questo passo, – ha poi concluso – altro che il centrodestra unito vince, se fossero veri i sentito dire, non resta altro che tornare al voto anticipato alla Regione”.
Giuseppe Moffa