Diversi gli espositori che hanno preso parte alla mostra-mercato, che ha accompagnato la sessione pomeridiana dei lavori, mentre in parallelo si è svolta una tavola rotonda durante la quale in maniera diretta, attraverso relazioni e confronto, i produttori hanno avuto la possibilità di cogliere spunti interessanti dai numerosi esperti che hanno preso la parola.
“Cavalli di razza”, come li ha definiti il Prof. Sebastiano Delfine, docente dell’Unimol e moderatore dell’incontro. Tante le criticità con cui il settore ha dovuto misurarsi nell’ultima annata. Ma – è stato ribadito – con una gestione attenta sia nel presente che in prospettiva, l’olivicoltura in Molise e più in generale in questa parte della penisola, puo’ dare grandi soddisfazioni.
Ne è convinto il Prof. Davide Neri, Presidente della SOI, Società Italiana di Frutticoltura, uno dei maggiori esperti a livello internazionale in tema. Tecniche colturali, rispetto per l’ambiente, attenzione alle esigenze della pianta: semplici mosse per ottenere il meglio dai propri oliveti. A seguire, le relazioni dei Dottori agronomi Maurizio Corbo dell’ Arsiam e Mario Stasi del CO.RE.DI.MO. in cui è stato sottolineato il valore delle cultivar autoctone del territorio (sono 18, tutte con caratteristiche di grande rilievo), ma anche l’attenzione che bisogna riservare sia alle necessità della pianta che nelle fasi di estrazione e di conservazione dell’ olio extravergine.
Che il “nostro” olio di qualità faccia bene è parere comune, e le proprietà nutriceutiche dell’ olio sono state rimarcate in piu’ fasi durante l’incontro. Ma su un aspetto scientifico particolare, quello relativo all’ Olio Ozonizzato, si è soffermato il Prof. Franco Mastrodonato, Presidente della Società Italiana di Medicina Biointegrata, che ha spiegato come arricchendo l’extravergine con molecole di ozono, in ambito medico sia possibile ottenere benefici per chi soffre di diverse patologie, dall’ ambito cosmetico fino a problematiche piu’ importanti.
Tre le categorie di fruttato corrispondenti ad altrettanti premi: Intenso, dove ha ottenuto il miglior punteggio l’extravergine presentato da De Leo Biological Products di Lucito (CB); Fruttato medio, in cui si è confermato sul podio il produttore Giorgio Tamaro di Colletorto che era tra i vincitori anche della scorsa edizione, e Fruttato leggero, dove ha avuto la meglio il blend prodotto dall’Oleificio di Vito di Campomarino.
Durante la serata, una cena di gala nel corso della quale gli chef del Calice Rosso e tre rappresentanti della Federazione Italiana Cuochi hanno proposto abbinamenti tra specialità gastronomiche e gli oli vincitori della scorsa edizione del concorso. Dall’antipasto al dessert, tutti i piatti sono stati caratterizzati dalla presenza dell’extravergine. Gli chef, capitanati da Vittorio Sallustio, Presidente della Unione Regionale Cuochi del Molise hanno illustrato metodologie di cottura e peculiarità delle specialità proposte.
Da segnalare anche un mini-corso di “strippage”, di assaggio e valutazione consapevole dell’ olio extravergine, tenuto dal Dottore agronomo Nicola Listorti.
Ora, mentre si lavora già alla prossima edizione di “Bagnolio”, i riflettori sono già puntati su un altro evento in cui gusto e cultura faranno nuovamente un percorso comune: “Cioccoliamoci”, l’evento in programma sabato 7 febbraio sempre nella stessa location. “Una manifestazione inedita, a tratti sorprendente”, ha anticipato Guglielmo A.G. Minervini, direttore del Domus Hotel. In una intera giornata, le molteplici proprietà del cioccolato saranno sviluppate sia a tavola che in trattamenti salutistici e cosmetici.
Bagnolio 2015 è stato organizzato dal Cenacolo Culturale del Calice Rosso e dall’Associazione “La Chiave della Salute”, con il patrocinio della Regione Molise, dell’ Unimol, della Camera di Commercio di Isernia, dell’ Ordine dei dottori Agronomi e Forestali del Molise e della SOI, Società Italiana di Frutticoltura.