“Appare evidente – proseguono i rappresentanti delle organizzazioni sindacali – che a fronte di rimesse regolari, sono insopportabili, per i lavoratori, le difficoltà in cui si vengono sistematicamente a trovare ogni fine mese con i creditori. Sono anni che chiediamo, invano, alla regione di sanzionare tale comportamento. Un comportamento insopportabile che non si limita solo al pagamento della retribuzione, ma anche ai mancati versamenti ai fondi previdenziali, con grave nocumento della pensione. A quanto sopra si aggiunge una prassi odiosa consistente nel “concedere”, solo ai dipendenti richiedenti, un rateo dello stipendio scaduto. La buona prassi, prevede, alla presenza di condizioni di difficoltà dell’azienda, il pagamento di parte dello stipendio a tutti, senza obbligare nessuno a chiedere ciò che è dovuto. Tale metodo conferma l’impostazione aziendale risalente agli albori del capitalismo”.
“Rivolgiamo un pubblico appello all’assessorato trasporti – concludono Giglio, Sardo e Mastropaolo – al fine di far rispettare gli obblighi imprenditoriali, sia per l’applicazione delle sanzioni sia per modificare le norme contrattuali attuali e future nei rapporti con le aziende e, soprattutto, imporre alla società il versamento immediato ai fondi previdenziali, costituendo un gravissimo inadempimento contrattuale dato che l’ultimo versamento fatto risale all’anno precedente.