Le strategie mirate per le aree interne e il Mezzogiorno sono stati i temi al centro della riflessione nell’assemblea annuale dell’ANCI, svoltasi al Lingotto di Torino. La prima sottolineata dal Presidente della Repubblica, la seconda da Fassino, presidente e sindaco della città che ha ospitato l’evento.
Ospite d’eccezione il Presidente Mattarella che, a chiare lettere, ha anche – di fatto – ripreso alcuni temi lanciati giovedì, in un seminario dedicato e venerdì nella sessione plenaria, da Micaela Fanelli. La delegazione molisana, coordinata dal presidente ANCI Molise Pompilio Sciulli e composta da sindaci con forte sensibilità per il tema, quali Paolo Manuele, Gigino D’Angelo, Eliseo Castelli, Luigi Valente e la direttrice dell’Anci Molise, Michelina Spina, ritiene infatti il tema delle aree interne centrale nella discussione delle strategie di sviluppo territoriale dell’Italia e dell’Europa.
Il Presidente Mattarella ha enfatizzato il ruolo dei piccoli Comuni, ha parlato dell’importanza delle Unioni, del riequilibrio delle risorse nelle aree interne, rurali, nelle zone montane e insulari, ammonendo di non concentrare gli sforzi soltanto nei territori a più alta concentrazione demografica. Per lui, ambiente e territorio sono beni indispensabili per la vita e la qualità italiana e bisogna eliminare ogni divario negativo in materia digitale. Inoltre, dal Presidente, un appello alla collaborazione: senza reti, infatti, a suo avviso, si rischia di vanificare l’impegno di volontariato di tanti amministratori nei piccoli Comuni.
Il Presidente Anci e sindaco di Torino, Fassino, chiudendo i lavori dell’assemblea, ha lanciato la proposta del patto comuni-Governo per il rilancio del Paese, a partire dal Mezzogiorno che a sua avviso è scomparso dall’agenda politica ma che va rimesso al centro dell’azione perché nessun paese può crescere a due velocità.
“Siamo dalla parte dei piccoli comuni e dei grandi amministratori che costituiscono il 60% del territorio, il 25% della popolazione e i 5mila splendidi comuni dell’Italia minore. – dice Micaela Fanelli commentando gli esiti dell’assemblea – La proposta lanciata dall’assemblea ANCI – prosegue – è il primo vero importante intervento territoriale avviato in Italia nel quadro delle politiche di coesione2014-2020. Coinvolge 943 piccoli Comuni a livello nazionale, in Molise 4 territori e 2 aree pilota scelte per concorrere alla sperimentazione nazionale. Si tratta di investimenti per invertire il trend del calo demografico nelle aree interne, coniugando azione ordinaria di rafforzamento dei servizi di cittadinanza (salute, scuola, mobilità) con investimenti sui fattori dello sviluppo locale (agro-industria, turismo, cultura, artigianato e così via). Procediamo per questa strada – conclude Fanelli– con accanto un alleato autorevolissimo, il Presidente Mattarella”.