Il Centro per il Libro e la Lettura ha ufficializzato, nella giornata di venerdì 3 luglio, l’attribuzione della qualifica di “Città che Legge” a Campobasso per il biennio 2020/2021. Il riconoscimento giunto al termine di una prima fase di presentazione da parte dell’Amministrazione comunale al CEPELL, era atteso dall’assessore alla Cultura del Comune di Campobasso, Paola Felice, che ne ha potuto così dare notizia all’intera cittadinanza.
“Si tratta di un primo importante traguardo che è stato possibile raggiungere grazie alla collaborazione e alla messa in rete di realtà culturali che da anni, sul nostro territorio, si fanno promotrici della lettura. – ha detto con soddisfazione l’assessore Felice – Il vero punto di svolta che ci ha portato ad ottenere questo riconoscimento come città, è stato proprio il lavoro svolto dall’Amministrazione per fare da collettore delle esperienze di qualità in questo settore che la nostra realtà ha già dimostrato di saper produrre. La messa in rete strategica di obiettivi legati alla promozione della lettura, condivisi sin dalla presentazione al CEPELL della nostra domanda a fine gennaio, ha trovato una forza e una consistenza indispensabile per il raggiungimento della qualifica di “Città che Legge”, dall’intesa scaturita con la BiblioMediaTeca Comunale, con la Biblioteca dell’Università degli Studi del Molise, con l’Unione Lettori Italiani, con Nati per Leggere, con la Società Dante Alighieri, con i Borghi della Lettura, con la Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (Sipbc) e con alcune librerie cittadine. Un contributo essenziale lo hanno poi fornito i precedenti progetti di adesione a manifestazioni nazionali come il “Maggio dei Libri” e “Libriamoci”, anche queste organizzate annualmente dal CEPELL, sviluppati nel recente passato da diversi istituti scolastici cittadini.”
Il Centro per la lettura, d’intesa con l’ANCI, con la qualifica di “Città che Legge” intende non solo promuovere quelle Amministrazioni comunali che si impegnano a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio, ma intende anche riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
“Una Città che Legge garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura partecipando e organizzando iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderendo a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il Libro e la Lettura (Libriamoci, Maggio dei Libri). – ha aggiunto l’assessore Felice – Oltre a tutto ciò però, viviamo questa importante qualifica ricevuta solo come un decisivo passo iniziale, che ci deve condurre, in breve tempo, verso qualcosa di più ampio in termini di programmazione stabile per le politiche di promozione culturale e della lettura in particolare. Mi riferisco alla stesura e successiva sottoscrizione di un vero Patto locale per la lettura che preveda una stabile collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare pratiche condivise. Siamo pronti a dar vita, per la prima volta in città, con la collaborazione indispensabile di tutti i soggetti già coinvolti in questa prima fase, ad un’intesa strategica sulla promozione e lo sviluppo della lettura che possa sviluppare progetti innovativi nel presente, portandoli a crescere poi, con costanza, nel tempo.”