“L’organigramma dell’ARPA, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente prevede ancora operativa la figura del Direttore Amministrativo, con aggravio di costi per la collettività, benché la Giunta regionale dal 30 novembre del 2015, abbia commissariato l’Ente”. A ricordarlo, attraverso una nota stampa, è il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo.
“Tale scelta – prosegue la nota di Scarabeo – ha demandato al commissario straordinario, il controllo della gestione affidandogli tutti i poteri amministrativi e di organizzazione, necessari a che sia garantita la continuità delle attività statutarie. Ma, ad oggi, la Giunta regionale non ha ancora cancellato dall’organigramma dell’ARPA, la figura del direttore amministrativo e, pertanto, si continua ancora a pagare per un doppio ruolo che, a mio avviso, proprio non serve. Una discrasia che non giustifica la presenza di una funzione il cui costo grava sulle casse regionali, quindi sulle tasche dei molisani. A questo scopo ho inteso presentare una precisa interrogazione, rivolta al governatore Frattura e all’assessore Facciolla, perché, una volta riscontrata la situazione, ci informino se sia possibile e giuridicamente legittima, la permanenza in carica di un Direttore Amministrativo – conclude Scarabeo – le cui funzioni sono state delegate ad un commissario straordinario. Tutto questo perché, a mio avviso, può determinarsi verso la Regione Molise un danno erariale, derivante dalle retribuzioni percepite dal Direttore Amministrativo dell’ARPA, nonché la legittimità degli atti amministrativi adottati da questo Ente, nel periodo del suo commissariamento”.