L’Api, Associazione della Piccola e media Industria del Molise, lancia un grido di allarme sulla situazione delle aree Pip, aree industriali all’interno delle quali operano numerose aziende attive nei più disparati settori produttivi. Le aree Pip molisane, a causa di una cattiva gestione amministrativa e di una programmazione del territorio a dir poco contraddittoria, sono vessate da vincoli burocratici che ne ostacolano lo sviluppo frenando le attività economiche.
Di più, alcune di queste ricadono addirittura in aree Sic, Sito Interesse Comunitario, con il conseguente paradosso che un’azienda anche solo per poter tagliare le erbacce è obbligata ad attivare laboriose ed estenuanti procedure burocratiche, così come previste dalle normative, generando di conseguenza ulteriori restrizioni che scoraggiano gli investimenti e impediscono la naturale attrazione di insediamenti produttivi.
“Vogliamo sensibilizzare le istituzioni competenti – dichiara la presidente Api Matilde Iosue – circa l’illogicità di quel che accade quotidianamente alle aziende presenti nelle aree Pip. Siamo consapevoli che esiste un punto di equilibrio fra produzione industriale e rispetto dell’ambiente, una convivenza fra attività produttive ed ecosistema che deve passare per l’imprescindibile tutela dell’occupazione e del lavoro. Alla Regione Molise e – prosegue – a tutti gli enti coinvolti chiediamo, pertanto, di adottare finalmente scelte chiare e precise sul destino delle aree industriali che tengano assieme le necessità basilari delle imprese economiche, i livelli occupazionali che queste garantiscono, e la tutela del nostro territorio. Pena – conclude Iosue – la definitiva sfiducia da parte degli imprenditori molisani e il progressivo allontanamento di questi dal territorio regionale”.