L’iniziativa è finalizzata a coinvolgere e sensibilizzare la stessa struttura didattica regionale sulle gravi problematiche di questi lavoratori, in maggioranza donne part-time che si occupano quotidianamente non solo dei lavori di pulizie e, in molti casi, anche di sorveglianza negli appalti scolastici ma anche del programma “Scuole belle” per il ripristino del decoro scolastico, che rischiano di rimanere senza reddito anche a causa dell’impossibilità di accedere agli ammortizzatori sociali.