La scuola è ormai un settore troppo sacrificato nell’ ottica dello spending review. La situazione delle scuole molisane è un discorso a sé stante che porta all’emergenza riforme. L’USR – Ufficio Scuola Regionale – ha annunciato che sono in arrivo nuovi tagli che prevedono 10 professori in meno in regione e 7 unità del personale ATA, sforbiciata in tempo di crisi che si somma al totale di 40 posti di lavoro in meno nelle istituti di secondo grado nell’ anno scolastico 2014/2015.
Il Governo a livello nazionale non finanzia l’istruzione, il Molise ne risente ancora di più a causa dello spopolamento. In quest’anno negli istituti superiori si è avuto un calo di iscrizioni con meno 33 studenti per la provincia di Campobasso e meno 56 per gli iscritti ad Isernia. Un evidente disagio scolastico vissuto soprattutto nella zona isernina dove il totale dei giovani iscritti alle superiori è di soli 3.627, rispetto agli 11.963 studenti campobassani.
Alla criticità delle scuole superiori tra abbandoni scolastici, soppressioni delle sedi e tagli si aggiunge anche il drammatico ritorno alle ‘classi miste’: poiché il livello d’iscritti è minimo – un esempio sono i 17 iscritti al Liceo Sportivo di Larino – e non si raggiungono i 20 studenti necessari per formare una classe o si ricorre alla soppressione della sede scolastica oppure diventa necessario inglobare le classi. L’appello urgente è della FLC Cgil Molise che chiede al MIUR delle risorse aggiuntive per garantire il minimo consentito per il diritto allo studio, oltre che misure maggiori per la sicurezza.