L’Expo 2015 ha sollevato un dibattito su modi e luoghi di produzione del cibo che consumiamo. La questione dell’alimentazione è entrata così nelle agende di policy non solo delle istituzioni nazionali e internazionali, ma anche in quelle di comuni e governi locali. E proprio i Comuni sono chiamati in prima persona a fare propri i valori di Expo, come sottolineato dal Presidente dell’Anci Piero Fassino e dal Presidente della delegazione italiana al Comitato delle Regioni Enzo Bianco.
“In Italia il 59% dei Comuni è a vocazione agricola – ha detto Micaela Fanelli, intervenuta al convegno per sostenere le iniziative e le capacità dei piccoli comuni – Nel mio Molise, fatto di piccoli Comuni, siamo all’85%. È evidente che questo è un tema che impatta sulle scelte delle amministrazioni locali che devono puntare di più sui piccoli Comuni che spesso rappresentano i depositari delle grandi ricchezze dell’agro-alimentare italiano. Il tema di cui discutiamo oggi si intreccia con i grandi fenomeni di cambiamento in atto, dall’immigrazione, allo spopolamento delle aree interne, fino ai cambiamenti climatici, all’invecchiamento della popolazione. Per cercare di regolare questi fenomeni dobbiamo pensare un sistema di integrazione multietnica, e nel mio piccolo Comune l’ho fatto partendo dalle scuole dove una volta a settimana i bambini vengono a conoscenza delle altre culture tramite i menù proposti a mensa. Il cibo, infatti, può essere un semplice quanto potente fattore di integrazione sociale. Inoltre – ha continuato la Fanelli – nel mio comune siamo particolarmente attenti alla prevenzione, per questo abbiamo messo in piedi un sistema capillare di formazione e informazione per una corretta alimentazione: ciò in prospettiva tende anche a ridurre i costi sanitari. Così come abbiamo pensato al cibo sano come valido supporto per un invecchiamento attivo. Naturalmente questo non basta – ha aggiunto – se non è accompagnato da un forte investimento sulle politiche di coesione a livello comunitario che come delegazione italiana del Comitato delle Regioni stiamo portando avanti”.
La sigla del patto tra i cento sindaci segue la Carta di Milano, la vera eredità culturale dell’Expo.L’iniziativa si chiude domani con gli interventi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il segretario generale delle Nazioni Unite Ban-Ki-Moon.