Ennesimo colpo per il comparto zootecnico molisano. L’aumento dei costi di produzione subito dagli allevamenti, infatti, sta mettendo in ginocchio il settore. Tenuta economica sempre più a rischio, soprattutto dopo lo scoppio del conflitto bellico in Ucraina.
Proprio il paese colpito dalla Russia, insieme a Slovenia e Ungheria sono i principali fornitori di mais, considerato che anche in regione, come nel resto del Paese, l’alimentazione degli animali degli allevamenti arriva dall’estero. Decine le stalle che nel 2021 hanno cessato le attività per via dei rincari di energia.
A tutto questo si aggiunga che, ad oggi, non è stato trovato alcun accordo per portare il prezzo del latte riconosciuto agli allevamenti ai livelli dei costi di produzione effettivamente sostenuti, mentre la tensione cresce pure per la presenza incontrollata di cinghiali sul territorio che devastano i campi coltivati.
“Bisogna intervenire tempestivamente – ha ribadito la consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Aida Romagnuolo – È dovere della politica trovare soluzioni per scongiurare l’ipotesi che ulteriori imprese agricole e zootecniche siano costrette a chiudere o ad avviare anzitempo gli animali alla macellazione. Uno stato di estrema criticità per cui ho presentato una mozione urgente in Consiglio regionale per sollecitare e impegnare finanziamenti da destinare alle imprese agricole e zootecniche”.