Il comparto ittico molisano continua a pagare lo scotto della crisi economica e le conseguenze della pandemia, oltre il puntuale fermo biologico che, sulla costa adriatica, è imposto nel periodo estivo. In particolare, a soffrire sono i commercianti al minuto, i quali, in molti casi, sostengono anche spese legate a spostamenti per gli approvvigionamenti o vendita di prodotti ittici in mercati del circondario, con l’aggiunta di spesa per la gestione e la manutenzione dei veicoli.
Proprio per il settore in questione, con la L. 19 del 10 agosto 2006, la Regione Molise è autorizzata a concedere contributi alle imprese esercenti il commercio al minuto del pesce fresco a copertura dei maggiori costi che gravano sulle medesime per l’approvvigionamento e per le conseguenze del fermo biologico.
“Purtroppo – ha commentato la consigliera regionale Aida Romagnuolo – sono anni, ormai, che alcuna risorse viene stanziata dalla Regione, nonostante le richieste del Servizio competente. Tuttavia i commercianti ittici al minuto necessitano di aiuto e per questo ho presentato una mozione sollecitando governatore del Molise ed assessore regionale al ramo ad intervenire tempestivamente dando una boccata di ossigeno alla categoria. È quindi doveroso non escludere neppure un impegno economico in sede di approvazione di bilancio”.