Umberto Santoro, il 36enne che lo scorso 8 aprile ha accoltellato la 29enne barista all’interno della sala slot di via Veneto a Campobasso, ha lasciato il carcere del capoluogo molisano.
Il suo stato di infermità mentale non è compatibile con il regime carcerario e, così, il giudice per le indagini preliminari Teresina Pepe ne ha disposto il suo trasferimento in un ospedale psichiatrico a Lanciano.
L’avvocato difensore di Santoro aveva, sin dal primo momento, sostenuto la situazione di incompatibilità della casa circondariale di via Cavour con i disturbi alla personalità del 36enne campobassano, versione confermata dal perito nominato dal gip.
Il terribile fatto risale alla sera dell’8 aprile, quando il 36enne rimasto solo nella sala slot, dopo aver bevuto qualche superalcolico, chiese i soldi dell’incasso alla sfortunata ragazza, che senza opposizione consegna circa 600 euro all’uomo, che insoddisfatto si scagliò contro di lei, colpita diverse volte all’altezza della nuca.
Solo il pronto intervento del fidanzato della giovane, insospettito dal fatto che la 29enne non gli stesse rispondendo né agli sms né alle telefonate, ha evitato il peggio e per la ragazza, riversa in una pozza di sangue, arrivarono le cure prima che fosse stato troppo tardi.
Santoro, con gli abiti sporchi di sangue, fu ritrovato, poco dopo l’aggressione, in una pizzeria del centro cittadino. Il carcere per 15 giorni e, ora, l’ospedale psichiatrico.