Proseguono le attività del Comitato di indirizzo della Zona Economica Speciale (ZES) interregionale Adriatica. Fra gli obiettivi quello di consentire agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative per le imprese della ZES. Si è tenuta oggi la seconda riunione del Comitato al quale hanno partecipato, oltre al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, che lo ha presieduto, Annalisa Formosi, delegata dal Mit, il presidente della Regione Molise, Donato Toma, e l’ assessore della Regione Puglia allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci. Hanno preso parte alla riunione, inoltre, il direttore interregionale della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, i Gruppi di lavoro delle Regioni Puglia e Molise e il segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale.
Il Comitato ha approvato le seguenti proposte e iniziative:
- Le candidature pervenute a Zona Franca Doganale (ZFD) relative ai retroporti di Brindisi, Bari, Manfredonia e Termoli. Per molte delle istituende ZFD ci sono già importanti gruppi imprenditoriali disposti ad investire.
- Il kit localizzativo volto a garantire un fast track e tempi certi per gli insediamenti in aree ZES/ZFD.
- La proposta di legge regionale sulle ulteriori semplificazioni ZES, che ora seguirà, d’intesa tra le regioni, il proprio iter approvativo.
-
La redazione di un sito istituzionale per la pubblicazione di materiale promozionale, in tempo per poter presentare la ZES e le ZFD nelle prossime kermesse fieristiche.
Il presidente Patroni Griffi è stato delegato a sottoscrivere una convenzione quadro con Invitalia
per la promozione delle ZES/ZFD, accordi anche con intermediari e fondi di investimento per il sostegno agli investimenti privati nelle medesime aree e l’adesione all’Associazione mondiale delle Zone Franche (WFTZO), con sede a Dubai.
Nell’ambito degli interventi urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno, il Decreto legge 20 giugno 2017 n. 91, ha previsto e disciplinato la possibilità di istituzione delle Zone Economiche Speciali (ZES) all’interno delle quali le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. Finalità principale è quella di eliminare il divario territoriale all’interno del Paese e rafforzare la capacità amministrativa della Pubblica Amministrazione.
Carola Pulvirenti