Nel corso del vertice, il direttore Cinelli si è impegnato a terminare la fase istruttoria, non ancora completata, da presentare al ministro Delrio entro fine mese, che poi dovrà essere trasmessa al Cipe. Per questo motivo, la parlamentare molisana chiederà un incontro allo stesso Ministro Delrio al fine di accelerare quest’ultima tappa amministrativa di competenza ministeriale, che potrebbe far approdare il tutto al Cipe sempre entro il mese corrente o al più tardi nella prima sessione di marzo.
“Siamo riusciti anche grazie al prezioso contributo degli enti locali interessati a capire dove stava l’inghippo, in modo da portare a termine l’istruttoria”, il commento dell’onorevole Venittelli, che rimarca come “l’acquedotto sia un’infrastruttura strategica di preminente interesse nazionale e di prioritario interesse regionale che avrebbe dovuto captare le acque sorgive provenienti dai monti del Matese per soddisfare il fabbisogno idro-potabile, l’acqua da bere, di migliaia di cittadini residenti in 11 paesi del Basso Molise”.
In definitiva, dalle notizie assunte, l’istruttoria stava seguendo l’iter consentito dalla documentazione finora reperita agli atti o trasmessa dal Responsabile del procedimento dell’intervento, che però risultava incompleta. La Direzione generale, infatti, ha assunto dalla ex Struttura Tecnica di Missione le competenze istruttorie sugli interventi della Legge obiettivo dal luglio del 2015, tempestivamente provvedendo a sollecitare l’Ufficio di Gabinetto alla trasmissione della necessaria documentazione. Documentazione successivamente pervenuta in modo incompleto e discontinuo, tanto da indurre nel novembre scorso a richiedere allo stesso Responsabile del procedimento copia degli elaborati di perizia.
Il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica-(Dipe) richiese di produrre, per l’iscrizione all’ordine del giorno della riunione preparatoria del Cipe della proposta di approvazione di una perizia di variante localizzativa, una specifica documentazione della quale era in corso il perfezionamento con la collaborazione del Rup dell’intervento.
Dell’intera situazione, inoltre, era stata data ampia conoscenza anche all’Avvocatura Generale dello Stato alla quale lo scorso mese è stata indirizzata apposita nota in relazione ad un atto di diffida e messa in mora pervenuto dall’Ati appaltatrice.