“Ho appreso da una nota stampa inviata dal commissario straordinario Donato Carlea, che ripartono i lavori di realizzazione dell’acquedotto Molisano Centrale ed interconnessione con lo schema del Basso Molise”. A scriverlo, in una nota, è il consigliere regionale Salvatore Ciocca.
“Sinceramente, dell’ennesimo ritardo che sconta questa infrastruttura così rilevante – scrive Ciocca – per la nostra regione, non credo ci sia da esserne orgogliosi: sono dieci anni che i molisani attendono il suo completamento, seppur questa volta “stoppato” da una perizia di variante utile a “soddisfare le esigenze di miglioramento del servizio”. Ora, stando a quanto dichiara il commissario straordinario nominato nel 2009, mancano solo 20 chilometri alla meta e serviranno 7 mesi per consentire l’approvvigionamento di acqua proveniente dal Matese che, finalmente, sarà utilizzata da 12 comuni molisani della costa che ancora oggi si dissetano con quella potabilizzata del Liscione”.
“Il dottore Carlea spiega anche, nella sua nota stampa, i vantaggi – prosegue Ciocca – che saranno tangibili con la realizzazione dell’opera: “saranno superate le crisi idriche e igienico sanitarie fino ad ora subite dal nostro territorio”. I molisani non aspettano altro da dieci anni, stimato dottore Carlea, e sarebbe finalmente ora di consegnare quest’opera che, se realizzata nella tempistica originaria, avrebbe di certo evitato crisi idriche, emergenze igienico-sanitarie e situazioni al limite come quella che stiamo scontando in questa torrida estate”.
“L’auspicio – conclude la nota di Ciocca – è che questo sia, davvero, l’ultimo miglio: dopo anni di ritardi – causati da problematiche legali derivanti dai ricorsi delle imprese che parteciparono al bando, maxi ammende da sborsare per una gara d’appalto con molte ombre, problemi di dissesto idrogeologico sul tracciato che certamente avrebbero dovuto essere evidenziati prima dell’inizio dei lavori e non successivamente, perizie di variante che hanno ulteriormente allungato i tempi di realizzazione – se tutto andrà come previsto in queste ore ci saranno voluti “solo” undici anni per realizzare la nostra infrastruttura più rilevante, utile e strategica”.