A Palazzo Magno, sede della Provincia di Campobasso, è stata inaugurata la nuova sede della Fondazione Demos, di cui l’ente provinciale è tra i soci fondatori. Nei locali a piano terra nella sede di via Roma trovano spazio tre aule di studio tecnologicamente all’avanguardia, un’aula formativa con venti postazioni dotate di pc e due sale riunioni.
“Abbiamo pensato di utilizzare questi locali, adeguati all’idea che ci siamo proposti. Devo ringraziare Rossella Ferro e Marialaura Cosimi, con le quali abbiamo lavorato senza sosta, risolvendo tutte le problematiche incontrate, raggiungendo un ottimo risultato all’interno di una location prestigiosa al servizio dei cittadini – ha affermato il Presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti – È stata una realtà di prestigio, a servizio dei nostri giovani, ma non ci fermiamo qui. Presto apriremo una sede su Termoli e una su Isernia, perché questo ITS deve essere a disposizione delle giovani generazioni molisane. Forniamo uno strumento di alta formazione con la possibilità che i nostri giovani possano costruirsi in Molise il proprio futuro lavorativo e, dunque, la propria famiglia”.
“Gli ITS – ha spiegato Roberti – sono istituti di alta formazione, che consentono ai giovani di prepararsi per l’ingresso nel mondo del lavoro con la giusta professionalità e le necessarie competenze. Il primo progetto è stato realizzato su Campobasso sul tema dell’agroalimentare, ma prevediamo, con le aperture delle sedi di Isernia e Termoli, di diversificare l’offerta formativa, al fine di creare un’ampia base di formazione al servizio dei giovani e delle aziende che ne fanno richiesta”.
“Da docente e Presidente della Provincia, ente che conserva competenze nelle materie di istruzione e formazione – ha concluso Francesco Roberti – sono ben consapevole di come, soprattutto in un territorio come quello molisano, la formazione sia parte integrante al fine di garantire ai giovani la possibilità di essere inseriti, con il know-how necessario e indispensabile, nel complesso mondo del lavoro”.