Un avvenimento di alto valore per il mondo rurale, che archivia un 2015 da record positivi, come l’aumento del 9 per cento delle esportazioni dei prodotti alimentari anche sotto la spinta dell’effetto trainante di Expo, e negativi, come quello dell’anno più caldo della storia con una temperatura superiore di 1,42 gradi la media di riferimento, con riflessi preoccupanti sull’ambiente.
Il programma della manifestazione di domenica, a Palata, prevede alle ore 9,30 il raduno dei trattori all’ingresso del paese, per poi procedere in corteo fino a piazza del Popolo, alle ore 11 la S. Messa, officiata da Don Elio Benedetto, alle ore 12,30 seguirà il saluto dei dirigenti Coldiretti e delle autorità presenti, presso la Sezione Coldiretti di Palata.
“La Giornata del Ringraziamento – evidenzia Amodio De Angelis, presidente della Coldiretti di Palata – testimonia il forte legame del mondo agricolo con i valori etici e religiosi, che incarna anche con il rispetto della natura e della sua biodiversità, ed è anche un momento per fare il punto sull’andamento delle produzioni agricole e guardare al futuro, attraverso l’ottica del progetto Coldiretti, che vede nella trasparenza, all’interno di tutte le filiere agroalimentari, il modo di salvaguardare gli interessi sia dei coltivatori sia dei consumatori. Quella dei cereali è sicuramente la produzione dominante per gli agricoltori del Basso-Molise. I produttori cerealicoli, però, sono costretti a combattere, oltre che con le anomalie del clima, anche con le contrazioni dei prezzi, perché, nell’altalena di un mercato globale drogato dalle speculazioni, in alcuni momenti, come quello che stiamo vivendo, i costi di produzione non sono adeguatamente coperti dai prezzi di vendita del mercato cerealicolo. Se la pasta italiana – evidenzia De Angelis – ha sempre maggiore successo nel mondo, non si può prescindere dal caratterizzarla garantendone la qualità attraverso l’utilizzo di grano locale. Tutta la Genesi cristiana riconosce il ruolo fondamentale dell’agricoltore custode del creato e del territorio, ma De Angelis rivendica anche una maggiore tutela da parte delle Istituzioni delle aziende agricole, ricordando il problema dell’insostenibile prolificare della fauna selvatica, come i cinghiali, che danneggiano i raccolti e mettono a rischio l’incolumità degli automobilisti e il preoccupante aumento dei furti in campagna. La Coldiretti lancia anche l’allarme per la fase di preparazione della proposta di modifica del regolamento che disciplina l’etichettatura dei vini, per cui la Direzione generale Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione europea ipotizza di liberalizzare l’uso nell’etichettatura di tutti i vini, compresi quelli senza indicazione geografica, di quei nomi di varietà che oggi sono riservati, in virtù delle norme comunitarie vigenti. Come denuncia Coldiretti, valgono almeno tre miliardi i vini Made in Italy, tra cui anche quelli molisani, identificati da denominazioni che rischiano ora di essere di essere scippate all’Italia se la Commissione Europea consentirà anche ai vini stranieri di riportare in etichetta nomi quali Montepulciano, Aglianico, Barbera, Fiano, Greco, Sangiovese, Falanghina, solo per fare alcuni esempi”.