L’informazione è agonizzante a causa di scelte e strategie culturali sbagliate. A rischio ci sono, adesso, le edicole per via di contratti che prevedono clausole insostenibili, secondo quanto denuncia il Movimento dei Consumatori del Molise, appoggiato dal Sindacato degli Edicolanti. La chiusura delle edicole non è solo un danno all’economia ma una violazione di un diritto costituzionale quale quello dell’informazione. Inoltre occorre valutare quanto è importante la presenza nei nostri piccoli comuni di un punto vendita della carta stampata che non sarà mai fungibile per molti motivi, non ultimo la quasi totale esclusione dall’uso degli strumenti informatici della popolazione anziana , circa il 50% nella nostra regione. Un intervento pubblico, inserito nell’attesa legge regionale per il sostegno all’informazione, niente affatto costoso, servirebbe al pluralismo dell’informazione che non può essere affidato soltanto al mezzo televisivo, sarebbe di valore sociale perché favorirebbe il rapporto interpersonale della nostra popolazione largamente anziana, aiuterebbe le nostre comunità ridotte di numero a non sentirsi escluse dal contesto generale, costituirebbe un piccolo ma incisivo intervento di quelli ch auspichiamo a sostegno dei nostri piccoli comuni.
Ecco perchè il Movimento dei Consumatori ha chiesto alla Lega delle Autonomie Locali del Molise la collaborazione per effettuare una indagine domandando ai sindaci di verificare se vi sono casi di chiusura delle edicole e per quali motivazioni. Dai primi riscontri già emerge che i casi sono consistenti e che molti altri nostri comuni sono da tempo privi di un punto di distribuzione di giornali e periodici.