Con molta probabilità venerdì 4 luglio 2014, proprio alla vigilia della visita del Papa in città, ben 160 famiglie della provincia di Campobasso si ritroveranno senza più un tetto sulla testa. Fuori dalle proprie case, figli, genitori e nonni perché bisogna rispettare le esecuzioni di sfratto. Il M5S Molise definisce questa misura una vera e propria “macelleria sociale” che va a ledere un diritto sacrosanto: quello della casa riconosciuto tanto dal CEDU – Corte Europea dei Diritti dell’ Uomo – quanto dall’ONU. Ecco che i consiglieri regionali penta stellati sollecitano il Presidente Frattura per organizzare un tavolo di confronto tra le istituzioni e gli organi territoriali per aiutare queste famiglie a non perdere la propria casa, sospendendo così gli sfratti.