“I dati sulla perdita economica del turismo aprono uno scenario drammatico su un settore legato alla tipicità dei territori, e dunque potenzialmente volano del protagonismo italiano nel mondo”. Lo dichiara all’Ansa la deputata di Forza Italia, Annaelsa Tartaglione, commentando le cifre Isnart-Unioncamere.
“Ci troviamo ad una caduta di 53 miliardi di euro nel 2020, pari all’incirca all’ammontare di due manovre economiche nazionali. A questo poi, va senz’altro sommato l’altro decremento di 8 miliardi e mezzo preventivato con gli aiuti di Natale. Non ci sono scuse, non c’e’ piu’ retorica. Le imprese del settore denunciano l’esiguita’ dei ristori e l’insufficienza delle misure fin qui messe in campo. Tra cui lo sbandierato bonus vacanze farraginoso e basato sul meccanismo di uno sconto fiscale per la maggior quota di mancato introito sul 2021. La lettera aperta di Federturismo al Presidente della Repubblica, peraltro, è l’emblema di un grido di dolore che il governo non puo’ ignorare, superando l’approccio limitante fin qui dimostrato. Partendo da una maggior rilevanza della voce ‘turismo’ nel Recovery plan. Una logica di sistema e di filiera, che non prescinda dalla formazione e dalla digitalizzazione, deve essere la chiave di volta per consentire al settore di risorgere, assieme a quei territori specie nel Mezzogiorno che, senza prospettiva di afflussi, rischiano di condannarsi all’isolamento e allo spopolamento”, conclude.