“Il momento che stiamo vivendo, non solo a livello locale, ma anche nazionale, è delicato. La pandemia è simile ad una guerra contro un nemico invisibile ma che fa male. E come tale va affrontata. Analizzando la situazione di Pietracatella, che mi sta a cuore, da cittadino prima e da amministratore di minoranza poi, credo che la questione sia un attimo sfuggita di mano a chi amministra la comunità”, a scriverlo, in una nota, è il consigliere di minoranza di Pietracatella, Mario Cordone.
“Partiamo da lontano – scrive Cordone – Quando fu registrato il primo caso di positività dell’insegnante della scuola media, sono state interrotte le lezioni, mentre le classi elementari, situate nello stesso stabile, sono state lasciate in presenza. Una scelta, che non condivido, ma che preferisco non commentare, se non facendo parlare i fatti. Il giorno successivo, infatti, i bambini della classe terza non si presentarono tra i banchi e, tra di loro, anche i figli di esponenti della maggioranza. Non è un controsenso lasciare aperta la scuola, ma non mandarci i propri figli? Le lezioni sono state sospese del tutto soltanto quando la situazione a Pietracatella è precipitata. In questo caso una scelta giusta. Un gesto che ho apprezzato perché il primo cittadino si è preso la responsabilità basandosi soltanto su un tampone rapido e non molecolare”.
“Oggi, però, oltre agli studenti e agli insegnanti, vanno salvaguardati tutti i cittadini del paese che sono in gran parte anziani e quindi maggiormente esposti al rischio di contrarre il Covid-19. La salute di ognuno viene prima di tutto anche per evitare di andare a gravare sul sistema sanitario regionale che è ormai al tracollo da diverso tempo. Per questo motivo chiedo alla maggioranza del Comune di Pietracatella una maggiore attenzione anche per quanto concerne le attività commerciali presenti sul territorio. Perché in un’attività, in cui si è registrato un caso, non si è provveduto alla chiusura?”, prosegue Mario Cordone.
“Tornando alla scuola e alla più stretta attualità è di questi giorni la decisione di riaprire l’istituto, di far continuare la mensa e sospendere il servizio scuolabus. Che senso ha sospenderlo quando su un pulmino di 34 posti ci sono otto bambini, tra cui anche fratelli, che lo sfruttano abitando fuori dal paese? Che senso ha far continuare il servizio mensa quando si mangia tutti vicini senza rispettare le regole? Non era meglio tenere chiusa la scuola visto l’imminente arrivo delle festività natalizie e ripartire nel mese di gennaio offrendo ai cittadini tutti i servizi senza nessuna sospensione? In questo modo si potrebbe ridurre ulteriormente il rischio di contagio e lavorare con maggiore serenità e sicurezza nel 2021”, scrive ancora Cordone.
“Chiedo all’amministrazione comunale di Pietracatella – conclude la nota – immediato riscontro su questi temi e chiedo a chi ci amministra di ristabilire in breve tempo il servizio scuolabus, sul cui potenziamento ci è stata fatta gran parte della campagna elettorale, o in alternativa la chiusura immediata dalla scuola fino a dopo le festività natalizie.
Viviamo un momento particolare e proprio per questo le decisioni, che piaccia o no, vanno prese con determinazione e senza perdere troppo tempo, per il bene di tutti. La fascia tricolore dà ampi poteri a chi la indossa e in questi momenti è giusto e doveroso intervenire in maniera energica su determinate situazioni. Per salvaguardare la salute di tutti e salvaguardare il più possibile una piccola realtà come Pietracatella. Oggi, i sindaci, autorità di Protezione Civile sul territorio cittadino, sono chiamati a scelte di responsabilità, le migliori per il bene della propria collettività”.