Creare figure professionali specifiche in grado di affrontare il deficit relazionale e comunicativo dei bambini affetti da autismo, che siano in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie nella difficoltà di gestione quotidiana di chi è affetto da tale disabilità”: è questa la principale mission del corso di “Baby care” appena avviato su iniziativa dell’associazione “Il mondo e noi” in partenariato con l’ente di formazione Asec della Confesercenti Campobasso, accreditata dalla Regione Molise e convenzionato con l’associazione Cultura e Formazione di Scafati e terapy center srl, ente specializzato nella formazione per l’autismo accreditato dal MIUR.
Il progetto, nato nell’ambito dell’educazione inclusiva, rappresenta la prima esperienza di formazione a livello regionale e mira a qualificare con un approccio specifico l’offerta lavorativa rivolta al mondo dell’autismo.
L’esperienza formativa, che ha creato grande interesse e raccolto molte adesioni, vede impegnati 50 corsisti selezionati, distribuiti su ben due corsi per aspiranti baby care: 150 ore, tra formazione in aula e tirocinio presso strutture qualificate, attraverso cui si acquisiranno conoscenze di base in ambito pedagogico, ma anche tecniche e strumenti specifici per entrare in contatto ed interagire con bambini interessati da spettro autistico.
“L’insistenza sul percorso formativo – ha precisato l’avv. Mariateresa D’Amico, dell’associazione promotrice “ Il mondo e noi” – nasce dalla volontà di creare un braccio operativo di appoggio a tutta una serie di azioni sperimentali, intese come laboratori di assistenza. Questo perché, ogni ragazzo affetto da autismo che abbiamo conosciuto nell’ambito delle attività della nostra associazione, non è per noi soltanto un numero o un caso, ma una persona, con un nome, un volto, un cuore, una famiglia”.
Nel primo incontro formativo, il docente Laura Terriaca, ha saputo stimolare nei partecipanti delle belle suggestioni con il filmato di presentazione dell’Associazione il Mondo e Noi; le immagini sono state capaci di far comprendere ai partecipanti, oltre ogni parola, l’utilità dell’impegno di ciascuno, per la parte più debole della nostra Comunità. “Per quelle persone e per quelle famiglie vogliamo impegnarci nel costruire un futuro possibile che incida fortemente sulla scrittura rinnovata dei Lea, non solo di cura ma di promozione della vita di relazione. Queste sono le ragioni del nostro impegno associativo – ha concluso Mariateresa d’Amico – in sostegno di un percorso di vita attivo e dignitoso, per ciascuno di loro, a garanzia della parità e pari opportunità di vita”.