Come era prevedibile anche la nostra regione è entrata nel vivo della seconda ondata della pandemia. La diffusione del virus SarsCov2 sta aumentando notevolmente, il momento non è sereno, non solo da un punta di vista sanitario, ma anche sociale ed economico. Per contenere la diffusione del virus il Governo ha varato un nuovo DPCM, con misure stringenti per alcune fasce economiche. Quelle più colpite sono i bar, i pub, i ristoranti, le pasticcerie, le rosticcerie, le gelaterie, le palestre, i cinema e i teatri.
“Siamo tutti consapevoli che occorre il rispetto delle regole, il distanziamento, l’uso di dispositivi di protezione personale – spiega la consigliera Calenda a margine della discussione e votazione della mozione – Richiesta attivazione misure urgenti a favore di attività economiche chiuse e/o sospese per l’emergenza sanitaria Covid-19, sottoscritta unitamente ai consiglieri Micone e d’Egidio, ma non comprendo la motivazione per la quale a subire ricadute economicamente devastanti debbano essere sempre le stesse attività economiche già fortemente penalizzate. La preoccupazione – continua la Calenda – è che i titolari possano abbassare definitivamente le serrande e sarebbe a questo punto una tragedia irrecuperabile. Per questo ho inteso presentare in aula una mozione che impegni il presidente della Giunta, Donato Toma a promuovere azioni e attività legislativa utili affinché si restituisca alle regioni potestà decisionale ed esecutiva per la gestione dell’emergenza sanitaria. Considerato che le regioni – commenta ancora la consigliera – in stato d’emergenza possono continuare a firmare proprie ordinanze, consegnando le linee guida al governo, sarebbe auspicabile che ogni regione legiferi in maniera pertinente alla propria situazione sanitaria in atto valutando le istanze della collettività. Ringrazio i consiglieri Micone e d’Egidio che hanno inteso sottoscriverla e i consiglieri che hanno proceduto a votarla, comprendendone il significato”.