“Qualcuno sta giocando sporco confondendo ad arte la natura diversa delle risorse destinate all’ospedale frentano”, a scriverlo, in una nota, è il consigliere regionale del PD, Vittorino Facciolla.
“Le risorse di cui si parla attualmente sono quelle previste per la realizzazione del centro Covid e malattie infettive presso il ‘Vietri’ e sono fondi straordinari che potrebbero venire sia dal MES che dal Recovery Fund e per ottenerli è necessario redigere un Piano straordinario e quindi concedere al territorio un’occasione unica e rara di rilancio – scrive Facciolla – I fondi previsti dal Patto per la salute servono invece per il POS, ergo per la gestione ordinaria. Chi vuol confondere la natura ordinaria della gestione dei fondi del Patto per la Salute con queste nuove risorse di natura straordinaria (legate all’emergenza Covid 19) lo fa evidentemente perché vuole far naufragare il progetto. In ogni caso, solo per chiarire e rispondere a chi ritiene che io non abbia titolo a parlare di questo tema voglio ricordare che quando si insediò il governo Frattura trovammo ben 600 milioni di debito sanitario e, nonostante ciò, quel governo per ben 4 anni ha garantito sempre il pareggio di bilancio facendo crescere i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) da 140 a 180. Questa è storia ed è riscontrabile nei fatti”.
“Cosi come è storia che il POS (Piano Operativo Sanitario) 2015 – 2018 prevedeva 140 posti letto a Larino – prosegue Facciolla – con reparti potenziati di lungodegenza e riabilitazione e che tale previsione era relativa ad un’offerta sanitaria adeguata ed integrata con il centro spoke dell’ospedale di Termoli.
A conferma di questo ci sono le dichiarazioni del sottosegretario dell’attuale governo regionale Quintino Pallante che lunedì scorso, nel corso dell’ultimo Consiglio regionale, ha riferito testualmente che “Se si vuole pensare a Larino con un ospedale in grado di valorizzare il territorio dal punto di vista dell’offerta sanitaria, bisogna rilanciare la lungodegenza e la riabilitazione” così come prevedeva il POS del governo Frattura.
Mi sembra evidente che chi cerca la polemica lo sta facendo per ragioni di natura politica e non vuole il bene del territorio.
Dal mio canto, con lo stesso coraggio cosciente con il quale negli anni passati ho affrontato il governo di questa regione senza lesinare l’impegno delle scelte e senza arretrare neanche nei momenti di maggiore difficoltà, oggi lo faccio con la capacità di assumermi la responsabilità di proposte che possono migliorare la condizione del Molise e dei molisani”.