Per San Giuliano del Sannio il 9 maggio non è una data qualsiasi, ma rappresenta un appuntamento importante e particolare. Ci riferiamo alla parata de “I Fucilieri di San Nicola”, un’autentica unicità. Ogni anno, infatti, come ormai consuetudine, in occasione della ricorrenza religiosa, i fucilieri scendono in paese armati di archibugi ad avancarica per esplodere colpi caricati a salve in segno di festa. Unico è il modo di venerare il Santo Patrono Nicola grazie alla presenza dei fucilieri che accompagnano la lignea statua in processione per il paese sparando in segno di giubilo.
Quest’anno il rituale che si rinnova da secoli si è inabissato. L’edizione del corrente 2020, infatti, coincide con l’emergenza sanitaria del momento. Anche la suggestiva nonché singolare tradizione de “I Fucilieri di San Nicola” legata al Vescovo di Mira del paese è stata chiamata a fare un passo indietro, a fermarsi per cercare di arginare un fenomeno tanto insidioso quanto imprevedibile per l’intera Nazione. In queste situazioni di emergenza, infatti, non sono da trascurare i riflessi connessi anche al rito mistico quale quello di San Giuliano del Sannio. In questo giorno particolarmente denso di significati per l’intera comunità sangiulianese, ravvivano ancor più i sentimenti di orgogliosa appartenenza al Santo e al Fuciliere, quest’ultimo a tutt’oggi, unanimemente apprezzato, anche in campo nazionale ed internazionale, quale sicuro punto di riferimento della saga. Tutto quanto è soprattutto merito della eccezionale professionalità e della generosa abnegazione con cui ogni fuciliere svolge la propria azione al cospetto del Protettore Nicola.
Un compito portato avanti dall’Associazione de “I Fucilieri di San Nicola”, con il sostegno delle famiglie sangiulianesi, con esemplare senso del dovere e con ammirevole spirito di sacrificio, nella piena consapevolezza delle importanti responsabilità che gravano su ognuno; con la dedizione, la passione e l’amore per il Santo di cui sono ogni 9 maggio splendidi testimoni. Sentimenti che non si affievoliscono con questa criticità mondiale. Nel solco tracciato brillantemente da chi prima delle nuove generazioni ha indossato “il vestito della festa” quale uniforme e imbracciato il fucile per sparare in onore del proprio patrono, i Fucilieri di oggi sapranno corrispondere appieno alle altissime aspettative che i cittadini ripongono in loro e nel Santo. Attraverso l’incessante impegno di tutti ci si potrà ritrovare dopo questa necessaria parentesi internazionale ancor più vigorosi per ostentare l’archibugio in segno di festosità.
È, quindi, con fiducia ed ottimismo che “I Fucilieri di San Nicola” si preparano insieme ai sangiulianesi ad affrontare le complesse sfide che il futuro gli riserverà, in un sistema sempre più dematerializzato e globalizzato ove loro non potranno più mancare. Un intermezzo tutto da scrivere, nel rispetto delle tradizioni ma con lo sguardo aperto al momento che ci circonda per registrare i nuovi valori e confermare i vecchi, dimostrando fermezza e rigore per far coesistere al più presto e al meglio il giorno solenne con la figura del Fuciliere ben radicata in funzione e sostegno di San Nicola, con la viva speranza dei sangiulianesi che realizzi un miracolo per tutti.