“L’emergenza Covid-19 e le misure di tutela della salute pubblica ridisegneranno la geografia delle destinazioni turistiche favorendo un turismo di prossimità fatto di natura, di borghi, di tranquillità. Un turismo a misura di Molise. Per questo ritengo che la nostra terra abbia la possibilità di trarre benefici da questo periodo di difficoltà. Tuttavia le istituzioni devono crederci e attivarsi elaborando un’offerta innovativa e rispettosa delle norme che il momento storico impone”. A scriverlo, in una nota stampa, è il consigliere regionale Angelo Primiani.
“Propongo ai vertici regionali di rimodulare il programma da 1,8 milioni di euro del progetto ‘Turismo è Cultura’ pensato per sostenere eventi che molto probabilmente non potranno svolgersi e di reinvestire queste risorse in favore di un’offerta turistica fatta di sport, di benessere, di natura, di esperienze – prosegue Primiani – Il turismo di prossimità, fatto di vacanze brevi fuori porta, alla scoperta di luoghi naturalistici, può essere una valida risposta alla crisi e la nostra regione può giocare un ruolo importante con i suoi spazi aperti, incontaminati, le sue montagne e le sue colline, le sue spiagge, i suoi piccoli borghi, i suoi laghi, il suo ‘cuore’. È il momento di aprire la mente e aprirsi ai viaggiatori in cerca di spazi aperti, a quanti amano fare campeggio o cercano sentieri e itinerari adatti al cicloturismo, a chi ama gli sport da praticare all’aperto. Per farlo la Regione può e deve fare affidamento alle tante piccole strutture ricettive disseminate sul territorio. B&B, affittacamere, case vacanze, alberghi da mettere in rete grazie al sistema capillare delle Pro loco e al patrimonio di informazioni che custodiscono.
In questo momento le stesse Pro Loco, ma anche i Comuni, andrebbero supportati e incentivati a concepire servizi utili a soddisfare le esigenze di piccoli gruppi di visitatori. Sento troppo spesso parlare di turismo lento o esperienziale, quindi credo sia giunto il momento di passare ai fatti, perché di parole ne abbiamo sentite anche troppe e sono tutte contenute nel Piano strategico regionale per il Turismo.
Inoltre, il turista che decide di scoprire il Molise va guidato e supportato nella scoperta di quei luoghi che sfuggono alle maggiori guide turistiche o ai grandi tour operator. Per questo sarebbe essenziale investire sulle figure in grado di concepire e organizzare l’accoglienza sul territorio.
Ma è necessario, ed è un passaggio fondamentale, far partire dal basso questa nuova idea di turismo e farlo subito, perché la politica ha tempi che non si conciliano con la realtà delle cose e si rischia di perdere l’ennesimo treno.
La stessa politica che si è dimostrata ancora una volta miope verso le opportunità che il settore può generare in termini di rilancio economico e di occupazione.
Il mio sostegno, infatti, va all’Unpli Molise e a tutte le Pro loco che nei giorni scorsi hanno lanciato un grido dall’allarme ai vertici regionali per il taglio dei fondi al settore turistico perpetrato nell’ultima sessione di Bilancio.
È invece il momento di cambiare, di agire. Trasformiamo un grande periodo di difficoltà collettiva in un momento di svolta, in una opportunità per il Molise”.