Non ci sarà una ripartenza dei cantieri edili se non viene azzerato tutto il credito maturato dalle imprese non ancora soddisfatto e se gli accrediti non saranno materialmente sul conto delle ditte entro l’8 maggio prossimo.
Con crediti deteriorati, le imprese infatti sono escluse dalle misure del decreto liquidità e non possono accedere ad alcuna misura varata, quindi non ci sono i presupposti e non si ha la possibilità economica di ripartire e reinvestire.
Un intero comparto destinato a scomparire. E’ questo il monito dell’ACEM-ANCE Molise in vista della data di riapertura dei cantieri prevista dall’ultimo decreto per il 4 maggio prossimo.
“Siamo disponibili alla ripartenza ma senza il saldo dei crediti, materialmente questo non può avvenire – dichiara il presidente Danilo Martino – vista anche la difficoltà ad accedere alle misure del decreto liquidità, nel 90% dei casi l’impossibilità è derivante da crediti deteriorati vantati verso la pubblica amministrazione; le banche non fanno più prestiti, non si prendono in carico l’anticipo fattura come nel resto d’Italia, esclusi dai pagamenti pubblici, esclusi dal decreto liquidità, non ci sono i presupposti per una ripartenza senza il saldo dei crediti pregressi, le casse degli imprenditori sono vuote e a giorni saremo vicini al fallimento”.