“Nessuno dei vertici degli istituti penitenziari ha lasciato dichiarazioni a caldo dopo i disordini avvenuti nei giorni scorsi in diversi istituti carcerari del territorio nazionale, di questo ci siamo meravigliati, quando dopo i disordini della C.R. di Campobasso, rilasciano dichiarazioni, prima il direttore e poi il comandante che ci hanno fatto capire che quello a cui stavamo assistendo su tutto il territorio nazionale stava succedendo “solo per caso, ed era tutto a posto” almeno a Campobasso”. A scriverlo, in una nota, è il Segretario Generale SARAP, Roberto Mattarocchia.
“L’unica cosa che abbiamo capito – prosegue la nota – dopo aver ascoltato più volte quelle dichiarazioni, perché increduli a quello che si affermava, era che si cercava di sminuire un evento che con sincronicità si stava attuando su tutto il territorio nazionale provocando disordini di ordine pubblico, feriti e decessi. Queste dichiarazioni, rafforzato il nostro pensiero sindacale che vede lo stato di abbandono in cui versa il personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel capoluogo molisano più volte a noi segnalato da chi combatte in prima linea , più volte si è intervenuti per indurre il vertice della casa circondiariale di Campobasso a collaborare affinché si possa migliorare lo stato lavorativo dei poliziotti, che è costretto a svolgere turni massacranti , e nonostante ciò continuano a dedicarsi con senso di abnegazione e spirito di sacrificio a svolgere un servizio impeccabile effettuando ritrovamenti di telefonini, evitare conseguenze peggiori derivanti da aggressioni da parte di detenuti, e in fine non per ordine di importanza, nonostante la grave carenza di personale evidente nell’istituto di Campobasso nell’area sicurezza il personale di Polizia Penitenziaria si vede utilizzato in compiti non istituzionali con provvedimenti che dovrebbero essere provvisori, ma di fatto stanno diventando ordinari, e tutto questo senza nessuno intervento da chi preposto a farlo per tutelare il personale in divisa, tornando a bomba sul video che minimizza l’incendio che era visibile da tutta la città e provocato gravi danni a spazi della struttura carceraria”.
“Abbiamo forti dubbi – continua il SARAP – sulle dichiarazioni rilasciate sulle dinamiche dell’evento critico, infatti mentre i poliziotti davano l’anima per fronteggiare tale emergenza, qualcuno minimizzava ciò che era accaduto, non possiamo accettare questo per rispetto dei colleghi che quotidianamente rischiano la vita senza le dovute tutele e si trovano in prima linea a gestire situazioni del genere, quindi per far luce sul fatto attendiamo con ansia la relazione che il Ministro Bonafede alla camera ha annunciato che emanerà nei prossimi giorni per illustrare nel dettaglio e attribuire le dovute colpe a chi ha provocato i disordini a cui abbiamo assistito e mai prima accaduto negli istituti penitenziari Italiani, quindi solo questa relazione ci potrà aiutare a convincerci come sia potuto accadere in modo accidentale l’incendio di più materassi, perché dal fumo che si era sprigionato a cui tutta la popolazione campobassana ha assistito, riteniamo assurdo che trattasi di un incendio accidentale di un solo materasso “posto in mezzo alle scale” come ha dichiarato il comandante di reparto, d’altronde visto il sorriso sul volto del comandante durante la dichiarazione alla stampa locale, riteniamo che nemmeno Lei credeva a ciò che annunciava”.