“Mentre a Roma si sblocca il turnover con un’occasione d’oro per aumentare i posti di lavoro e creare occasioni di buona occupazione, da noi si dorme. Piuttosto che portare avanti il progetto per la stabilizzazione dei tanti precari, invece che stabilire fabbisogni e modalità di ingresso di nuovo personale, anziché farsi trovare preparati alle novità in arrivo, qui ci si trastulla con qualche passeggiata all’estero, con qualche uscita sui giornali e le tv locali, con qualche bega di cortile”. Pesante la valutazione di Tecla Boccardo, leader della locale UIL, che argomenta: “Prova ne sia la riunione tenuta oggi pomeriggio in Consiglio regionale, dedicata alla stabilizzazione dei precari, alla definizione del fabbisogno di personale per la regione Molise, alle Comunità montane, a tutte le aziende del sistema regionale. Tutte questioni che, come sempre, non sono state affrontate adeguatamente con proposte serie e progetti credibili, da parte della Giunta, per affrontare le tante, le troppe emergenze. Una volta di più, come Sindacato, abbiamo sottolineato la totale e assoluta contrarietà alle procedure adottate dalla Giunta regionale: non abbiamo mai sottoscritto accordi capestro, abbiamo avanzato ricorsi al Giudice del lavoro e abbiamo inviato diffide per pretendere il rispetto dei diritti e delle aspettative dei lavoratori. Ma non c’è sordo peggiore di chi non vuol sentire. Qui da noi, evidentemente, chi dovrebbe governare non lo sa fare, non ha un progetto, forse non ha nemmeno coscienza e conoscenza dei problemi che gli sono davanti.”
Questa situazione è tanto più grave, a parere della Sindacalista, se inserita nel contesto nazionale, dove sono in arrivo importanti novità. Il prossimo venerdì 15 novembre scatta l’ora ‘X’ per le assunzioni nel Pubblico Impiego. Si tratta del termine introdotto dalla legge di bilancio per il 2019 dal quale poter procedere alle assunzioni conseguenti lo sblocco del turnover al 100%, da tempo sollecitato dal sindacato e resosi necessario per continuare a garantire la funzionalità degli uffici della Pubblica Amministrazione. Questi, a causa del reiterato, annoso blocco delle assunzioni si sono svuotati e nel prossimo triennio perderanno ulteriori migliaia di dipendenti in relazione all’elevato numero di pensionamenti ordinari o relativi a Quota 100.
Sempre la Boccardo: “Lo sblocco delle assunzioni riguarda, da noi, centinaia di posti di lavoro, in tutte le Amministrazioni centrali e periferiche, dagli uffici statali alla regione, dagli ospedali ai comuni, dalle forze dell’ordine agli istituti previdenziali. In questo modo sarà possibile rimpiazzare le migliaia di uscite di personale concretizzatesi negli anni scorsi e previste per gli anni a venire. Si potrà così a breve immettere in servizio nuovo giovane personale, magari vincitore di concorsi già realizzati nel tempo e altri che risulteranno vincitori dei concorsi in corso di espletamento o ancora da bandire.”
“Noi, come Sindacato, speriamo proprio, anche in questo modo, di scongiurare il default del servizio pubblico. Noi ci occupiamo del buon andamento della Pubblica Amministrazione e del benessere dei lavoratori del settore, dalle assunzioni alle stabilizzazioni, dai contratti di lavoro a permessi, ferie, malattia. Ma, così facendo, abbiamo anche a cuore la vita dei cittadini di questo Paese: chi ha bisogno di ricorrere al servizio pubblico deve potervi accedere senza nessun problema e deve vedere tutelati i propri diritti. Parliamo di diritti fondamentali, previsti dalla Costituzione, diritto alla Giustizia, alla Salute, all’Istruzione, parliamo ancora di Sicurezza e Soccorso pubblico, di Fisco più equo, di Previdenza e di Assistenza e di molto altro ancora”.
Per quanto riguarda i conti pubblici e la legge di stabilità che governo e parlamento stanno predisponendo in questi giorni, la Boccardo mette in chiaro: ”Sappiamo che i problemi delle nostre Pubbliche Amministrazioni sono annosi e complessi, accumulati dopo anni di incuria da parte dei Governi che si sono succeduti e che hanno sottovalutato le potenzialità, i servizi e il quid in più che può dare una Pubblica Amministrazione efficiente e all’avanguardia all’interno di un Paese. Sappiamo anche che difficilmente le criticità possano essere tutte risolte nell’immediato, ma è pur vero che da questa Legge Finanziaria ci aspettiamo sicuramente di più sia per quanto concerne l’aspetto economico e quindi le risorse messe a disposizione per i rinnovi contrattuali sia per quanto riguarda i problemi di ordine normativo, di valorizzazione per non dire di rilancio delle Pubbliche Amministrazioni.”
“Questo Governo sta dimostrando una buona propensione al dialogo ed al confronto con il Sindacato– riconosce la sindacalista –Quindi, noi della UIL continueremo a sottolineare con forza tutte le nostre rimostranze, per cercare soluzioni condivise e che possano dare risposte concrete alle istanze dei nostri lavoratori e più in generale, che possano dare una sferzata positiva al pubblico impiego dopo anni di mortificazioni.”
“Impariamo a fare altrettanto in Molise, prima che sia troppo tardi per tutti noi!”