I primi virgulti di una semina paziente e certosina con un programma a tutto tondo sublimato, tra l’altro, da una sempre più funzionale ‘foresteria’. Oltre ai successi e ai traguardi di rilievo della prima squadra, La Molisana Magnolia Campobasso inizia a celebrare dei risultati di rilievo anche sul versante giovanile. Il primo sabato del mese di settembre, infatti, ha consegnato alla formazione under 16 femminile del club del capoluogo di regione il successo nell’Adriatic Pink Cup, il torneo giovanile in rosa ospitato a Giulianova.
PERCORSO DA HIGHLANDER Da giovedì sino a sabato, le ‘magnoline’ (così come sono state affettuosamente ribattezzate dagli aficionados alla causa rossoblù i #fiorellinidacciaio) hanno dato vita ad un percorso all’insegna di quattro successi in altrettante gare con tutti i match all’insegna di quattro periodi da otto minuti effettivi ognuno. Nel novero di un calendario particolarmente compresso su due sedi di gioco (il PalaCastrum e l’impianto di Piazza del Mare) le giocatrici affidate alle cure tecniche del coach Andrea Anzini hanno centrato venerdì due exploit di fatto in successione anche a livello cronologico contro Chieti (63-29) e Civitanova Marche (60-41), imponendosi poi con amplissimo margine contro Giulianova venerdì per 70-8.
SPRINT FINALE Un simile percorso virtuoso è il lasciapassare alla finalissima contro Verona, un match in cui emerge con forza la compattezza e lo spirito di coesione delle rossoblù presenti in Abruzzo con un roster ad otto rotazioni. Che, già dopo il riscaldamento, si assottigliano a sette in virtù della distorsione patita il giorno precedente da Sofia Lallo, costretta a guardare il match da spettatrice. Un ulteriore contrattempo si registra quando Alessandra Falbo deve fare i conti, dopo un contatto fortuito, con un dolore al ginocchio che porta coach Anzini a non rischiare un suo ritorno sul parquet. Verona prova a riavvicinarsi arrivando anche al -5 del 42-37. Ma il carattere delle magnoline, a fronte di appena sei opzioni, è granitico ed i #fiorellinidacciaio, alla fine, possono fare festa assieme a Mauro Moffa, tra le anime della tifoseria rossoblù, ma presente in Abruzzo nella duplice veste di genitore di una delle giocatrici rossoblù e soprattutto di nuovo dirigente responsabile del vivaio campobassano.
PREMI E NOMINATION Così, a sera, in occasione della cerimonia di premiazione, in casa campobassana si possono sfoggiare splendidi sorrisi ed applaudire con convinzione l’ala termolese Alessandra Falbo, premiata come miglior giocatrice del torneo under 16.
PAROLA DI COACH A brillare, peraltro, erano anche gli occhi del coach Andrea Anzini. «Queste ragazze – spiega – meritano esclusivamente tanti complimenti. Sono state strepitose. Avevamo un roster con otto elementi, che ha dovuto fare i conti con delle problematiche nella gara di finale, ma ci hanno messo tanto cuore ed animo e questo fa ben sperare in prospettiva. Sono state straordinarie, hanno saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo ed è emersa già un’ottima intesa tra gli elementi già presenti nel gruppo ed i nuovi innesti, a fronte di appena due settimane di allenamenti e con un tour de force di quattro gare in tre giorni. È stato, a tutti gli effetti, un gran bel test per iniziare la nuova stagione».
IN COPERTINA Componenti del gruppo delle ‘magnoline’ le campobassane Sofia Lallo, Giorgia Moffa ed Ilaria Panichella, le termolesi Laura Del Sole, Alessadra Falbo (peraltro anche capitano dei #fiorellinidacciaio) e Flavia Pitardi, la sanseverese Emanuela Trozzola e la venafrana Valeria Reveglia.