“Non appena si comincia a scorgere una parvenza di discussione e confronto con la politica, sia a livello nazionale che locale, una nuova crisi di Governo ci piomba in testa, stavolta portando con sé rischi davvero grossi per tutti.” Così la Segretaria della UIL Molise, Tecla Boccardo.
“Mentre in Europa si ridisegnano equilibri, assetti e un po’ tutti gli Stati fanno la loro per scongiurare un pericoloso isolamento, il che significa essere esclusi dai processi decisionali, la nostra Italia, per motivi di carattere elettorale, di paventati tagli alle poltrone e di “capitalizzazione” è ripiombata in una crisi che davvero ci farà rischiare grosso rispetto alle conseguenze economiche. Un aumento dell’IVA, il blocco di alcuni concorsi importanti e di decreti legge per la crescita e lo sviluppo, rappresenterebbero un forte ostacolo per la nostra economia nazionale”.
“Al netto della dovuta attenzione da cittadini e dalla “vigilanza” che una parte sociale attenta esercita, come Organizzazione sindacale lasciamo a chi compete la politica attiva, le alleanze, le ipotesi di governo tecnico o le elezioni anticipate. E a tenere le fila, per fortuna, ci penserà il Quirinale ed il Presidente Mattarella, che ci fa sentire garantiti. Non possiamo, però, esularci da alcune considerazioni che ci riguardano da vicino, prosegue la sindacalista”.
“Che ne sarà della mobilità in deroga per i lavoratori ex Ittierre? Del tavolo Ministeriale sulla GAM? Sul Contratto Istituzionale di sviluppo che il Premier Conte oggi ha firmato per la capitanata (e che toccherebbe successivamente per il Molise) sul quale decine di Comuni avevano fatto affidamento? Dell’avvio della ZES? Ecco, prosegue Boccardo, di questo ci interessa e ci auguriamo che i giochi di palazzo in corso non diano il colpo di grazia al Molise”.
“Quindi, tra qualche nomina negli Enti sub-regionali, quella imminente del nuovo DG Asrem, qualche concorso in arrivo che non tiene conto dei tanti precari storici che anche il governo Toma ha deciso di continuare a tenere in un vergognoso limbo, in dispregio degli accordi sottoscritti tra regione e sindacato, per una loro legittima stabilizzazione garantita anche dal cd decreto “Madia”, auspichiamo che i nostri amministratori, con la stessa solerzia, facciano in modo che quelle opportunità che ci spettano non vengano perse”.
“Siamo consapevoli, conclude la Segretaria, di quanto possano i nostri politici locali incidere in questi momenti, ma ci aspettiamo di vedere dure e coraggiose prese di posizioni, al di là delle appartenenze, qualora vengano messe in discussione le misure a favore dei Molisani”.