Primo incontro sul territorio per illustrare la nuova Legge regionale sulla Montagna a firma dei consiglieri Di Lucente, Micone e D’Egidio.
A Carovilli si sono riuniti i sindaci dei centri dell’Altissimo Molise, una della aree che verranno investite dalle misure previste nel nuovo testo della legge, al momento in discussione presso la Prima Commissione.
“Quindici anni dall’ultima revisione della normativa sono troppi – spiega il consigliere regionale Andrea Di Lucente, primo firmatario della proposta di legge – Nel frattempo è cambiato tanto: le aree interne hanno continuano a subire uno spopolamento legato a mancanza di servizi e di infrastrutture, oltre che di possibilità economiche. Non solo. Lo sviluppo della tecnologia ha comportato una necessaria maggiore attenzione anche su questo fronte. Adesso, però, è il momento della condivisione con i sindaci, prima interfaccia con i cittadini, per discutere su eventuali modifiche al testo e inserire elementi che conducano alla reale crescita dei territori”.
Sono stati diversi gli aspetti affrontati con i primi cittadini dell’Altissimo Molise, a cominciare dalla necessità di un piano delle infrastrutture che permetta collegamenti più veloci e sicuri ai maggiori centri della regione, passando poi per la tutela dei servizi esistenti oltre alla loro implementazione. Si tratta di elementi alla base della nuova legge della Montagna che parte da un presupposto: un’ottima qualità della vita nei piccoli centri delle aree interne è la base per riuscire ad arginarne il progressivo spopolamento.
Nel corso dell’incontro sono state analizzate le principali misure che verranno introdotte una volta approvato il nuovo testo della legge, che mira a guardare la montagna molisana come un Sistema Unico all’interno del quale le azioni di stimolo economico e sociale devono dialogare.
“Le esigenze dei sindaci sono sostanzialmente le stesse: un fondo di rotazione per la progettazione, aiuto nel fornire i servizi legati alla vita in un piccolo centro montano sono il cuore degli interventi. Ed è proprio su questo che stiamo lavorando”, ha proseguito Di Lucente.
L’incontro è stata l’occasione anche per discutere di sanità, in particolare dell’ospedale Caracciolo e dell’applicazione del decreto Balduzzi. Dai sindaci è emersa la necessità di pensare ad una medicina diffusa sul territorio con la presenza di figure professionali in tutti i Comuni che siano punto di “smistamento” dei pazienti verso le strutture sanitarie della regione.