“Il Governo non deve consentire che i borghi del Molise diventino scatole vuote e che le persone che li abitano vengano considerate una specie in via d’estinzione”. Lo ha dichiarato l’onorevole Giuseppina Occhionero, nel suo intervento alla Camera, dedicato al problema dello spopolamento delle aree interne, e in particolare dei piccoli borghi.
La parlamentare di Leu ha sottolineato la particolarità del Molise, costituito da 136 comuni, “la maggior parte dei quali – ha dichiarato in aula – conta poche centinaia di abitanti, e tra questi pochissimi sono i giovani coraggiosi che decidono di restare”.
Secondo la deputata molisana, lo spopolamento dei piccoli borghi è un fenomeno che, se non si interverrà in tempo, provocherà un inesorabile abbandono di posti bellissimi, incontaminati, ricchi di storia, di tradizioni secolari, di sapori che non si trovano nelle scatolette della grande distribuzione.
“A Castel San Vincenzo – ha ricordato l’onorevole Occhionero – la sindaca Marisa Margiotta sta lottando con tutte le sue forze per salvare il suo paese. Agevolazioni fiscali per le piccole attività commerciali, la mancanza di lavoro, la promozione turistica, sono interventi necessari per far sopravvivere questi borghi invogliare i giovani a non andare via. Le difficoltà burocratiche e una tassazione eccessiva devono essere riconsiderate. Più di cento bellissimi borghi in un territorio nel centro dell’Italia in pochi chilometri quadrati rappresentano la particolarità del mio Molise”.
“Il Governo non può e non deve consentire che quei meravigliosi borghi diventano solo scatole vuote e che persone che li abitano – ha concluso – vengano considerate una specie in via d’estinzione”.