Nelle giornate del 15 e 16 maggio 2019 la comunità diocesana rinnova con fede, preghiera e devozione la solennità dei Santi martiri larinesi Primiano, Firmiano e Casto, compatroni della città di Larino e di tutta la Diocesi.
In una nota a cura di Giuseppe Mammarella, responsabile dell’Archivio storico e della Biblioteca diocesana, si presentano il programma delle manifestazioni religiose e la storia dei Santi protettori:
“Nella prima mattina del 15 maggio (ore 8) si snoda, dalla cattedrale, un corteo processionale con l’artistico simulacro di San Primiano che, poco prima di mezzogiorno, raggiunge la sua abituale dimora, situata a circa tre chilometri di distanza, dopo una breve sosta nella nuova chiesa dedicata ai Martiri Larinesi e nelle immediate vicinanze dell’anfiteatro romano (luogo simbolo del loro estremo sacrificio) dove, alle 10.30, viene celebrata una messa. Esso è preceduto da centinaia di fanciulli che portano i caratteristici “Palii”, consistenti in lunghe aste di legno sulla cui sommità sono posti drappi multicolori e multiformi, finemente lavorati, per indicare il trionfo della fede ottenuto con il martirio. Alle ore 18 celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo, Gianfranco De Luca, che impartirà anche il sacramento della Cresima. A seguire, si svolge un’altra suggestiva processione, per il centro storico medioevale, con un frammento osseo dello stesso primo Martire contenuto in un artistico braccio benedicente, realizzato nel XV secolo. Il giorno 16 si celebra, alle 19 in Cattedrale, la memoria liturgica degli altri due Santi Firmiano e Casto”.
“Attraverso queste particolari manifestazioni – prosegue la nota – si ricorda anche la prima presenza cristiana nell’attuale territorio diocesano (e non solo) che è documentata, all’inizio del IV secolo, proprio dal sacrificio dei Martiri Larinesi Primiano, Firmiano e Casto. Per i primi secoli, oltre alla ininterrotta tradizione orale, esiste una preziosa documentazione archeologica che potrebbe confermare il culto a Larino dei Santi Primiano, Firmiano e Casto. Si tratta di una basilica paleocristiana del IV o V secolo sorta, probabilmente, sul luogo del loro martirio avvenuto, secondo una plurisecolare memoria, mediante decapitazione (303 o 304). Sono numerose, invece, le prove scritte che attestano la venerazione dei tre Martiri Larinesi nel secondo millennio. Tra le tante testimonianze storiche, da ricordare almeno quella del Papa San Giovanni Paolo II fatta nel suo primo discorso pronunciato in terra di Molise il 19 marzo 1983. Il Pontefice, in quell’occasione così si espresse: “Affido questi pensieri […] ai Santi Martiri Larinesi, la cui intercessione invoco oggi, in modo particolare, per voi tutti, perché, come loro, sappiate vivere con rinnovato impegno le esigenze della fede e della solidarietà umana, di cui essi furono testimoni e campioni esemplari”.