“I soldi per il Molise ci sono, pari a 39 milioni di euro per la ricostruzione pubblica e privata, ma soprattutto c’è la possibilità di snellire, semplificare e accelerare l’iter tecnico-amministrativo per la realizzazione di interventi edilizi nelle zone sismiche. È questo lo spirito del Decreto legge “Sblocca cantieri”, che dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 17 giugno 2019. Il Capo II del Decreto, infatti, reca disposizioni relative agli eventi sismici della Regione Molise e dell’Area Etnea, volte a disciplinare gli interventi per la riparazione e la ricostruzione degli immobili, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori interessati dai terremoti del 2018”. Lo afferma il portavoce al Senato del MoVimento 5 Stelle, Fabrizio Ortis, intervenendo sul D.L. 18 aprile 2019, n. 32 recante “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”.
“Obiettivo principale delle disposizioni contenute nel Decreto – spiega Ortis – è quello di determinare, per la popolazione molisana colpita fagli eventi calamitosi dell’agosto 2018, condizioni per l’immediata ripresa del territorio in conformità con quanto disciplinato in occasione degli ultimi eventi sismici verificatisi sul territorio nazionale. La governance della ricostruzione è affidata a Commissari straordinari nominati con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in ossequio a quanto da noi sempre sostenuto, ovvero che vanno scisse le figure politiche da quelle commissariali. A loro, che opereranno in raccordo con il Dipartimento della Protezione Civile fino al 31 dicembre 2021, il compito di concretizzare la corretta ricostruzione e il recupero culturale, sociale ed economico del territorio, assicurando una ricostruzione unitaria e omogenea nei territori colpiti. A tal fine, i Commissari dovranno programmare l’uso delle risorse finanziarie e adottare le direttive necessarie per la progettazione ed esecuzione degli interventi, nonché per la determinazione dei contributi spettanti ai beneficiari sulla base di indicatori del danno e della vulnerabilità”.
“Da sottolineare – secondo Ortis – come i Commissari debbano provvedere alla redazione di un piano, finalizzato a dotare i comuni interessati dall’evento sismico, degli studi di microzonazione sismica di terzo livello, con oneri a carico delle contabilità speciali intestate ai Commissari medesimi, cui vengono assegnate le risorse stanziate: per il Molise, il limite entro il 2019 sarà di 81mila euro nell’ambito di complessivi 39 milioni. Importante, poi, ricordare come i contributi previsti sono quantificati fino al 100 per cento dei costi sostenuti dai richiedenti per gli immobili siti nei comuni dei territori colpiti dal sisma“.
“Lo “Sblocca Cantieri” – conclude Ortis – consentirà ai molisani di non restare fermi al palo. Sono state, infatti, previste anche la sospensione dei termini e l’esenzione da imposte in riferimento alla popolazione e ai territori ricompresi nell’ambito di applicazione del decreto. In particolare, gli immobili inagibili non concorreranno alla formazione del reddito imponibile e al calcolo dell’ISEE, fino alla loro ricostruzione e agibilità”.