“È notizia di queste ore che – prosegue Greco – nella finanziaria in arrivo in Consiglio regionale, per le Comunità montane sono stati accantonati 900 mila euro in più rispetto allo scorso anno, passando da 2,4 a 3,3 milioni di euro. Un bel premio per degli enti che non possono operare e di cui si prevede la scomparsa dal 2011. Ma cosa si vuole premiare con i soldi dei molisani? La finalità principale delle Comunità sembra essere quella di garantire uno stipendio-ricompensa ai quattro commissari liquidatori, scelti direttamente dal governatore Toma nel 2018 tra i suoi sostenitori nella campagna elettorale delle scorse Regionali, poi confermati nel 2019. Costo dell’operazione: circa 100.000 euro annui, ovviamente pagati con le tasse di tutti i molisani. Il tutto, fatto in base ad una legge che assicura la nomina dei commissari direttamente in capo al Presidente della Giunta regionale”.
“Ma ci sono altre domande per le quali pretendiamo risposte puntuali – sottolinea il consigliere regionale – esiste un elenco dettagliato di tutti i beni mobili e immobili venduti dal 2011 ad oggi? A chi sono stati venduti? Attraverso quale procedura di evidenza pubblica? Esistono le relazioni dei commissari? Dopo aver denunciato la vergognosa spartizione delle poltrone commissariali tra sostenitori politici e candidati al fianco di Toma, e dopo aver provato a cambiare le cose con una proposta bocciata dalla maggioranza, ho presentato una interrogazione indirizzata proprio al presidente della Regione”.
“Lo scopo – conclude Greco – è quello di capire quanti e quali beni mobili e immobili di proprietà delle Comunità montane sono stati alienati dal 2011, quali beni sono in fase di alienazione, con quali procedure di evidenza pubblica sono state effettuate tali alienazioni, qual è il ricavato di ogni singola vendita e chi sono gli acquirenti. Ma bisogna anche capire qual è il patrimonio attuale e qual è il valore iscritto a bilancio di ogni Comunità montana in liquidazione. Toma smetta di prendere in giro i molisani, tiri fuori le carte riguardanti le Comunità montane e abbia il coraggio di dirci un solo motivo per cui questi enti sono ancora in vita e, addirittura, costano sempre di più”.